Spoleto, dove la storia si fa esperienza: viaggio tra i Musei Civici e la Rocca Albornoz

Pubblicato in Dal mondo dei musei, News

10 Mag 25 Spoleto, dove la storia si fa esperienza: viaggio tra i Musei Civici e la Rocca Albornoz

Passeggiare per le vie di Spoleto è come sfogliare un libro di storia a cielo aperto. Spoleto è una città che sorprende chi ha la pazienza di rallentare, osservare, ascoltare. Nel cuore del centro storico, tra vicoli di pietra chiara e persiane verdi, ci si ritrova immersi in un patrimonio culturale ricchissimo: i Musei Civici di Spoleto sono un itinerario diffuso che abbraccia secoli di arte e di storia, e ogni sede ha un’anima diversa.

La Galleria d’Arte Moderna “G. Carandente”, ospitata a Palazzo Collicola, è una delle tappe più sorprendenti: il palazzo settecentesco, con i suoi saloni affrescati e i pavimenti di marmo, dialoga con opere di artisti come Alexander Calder, Sol LeWitt, Pino Pascali. L’arte contemporanea qui non disturba: respira, anzi, si integra, si fa parte della città.

Pochi minuti a piedi e ci si ritrova davanti alla Casa Romana, una delle più affascinanti testimonianze della Spoleto di duemila anni fa. Entrare è come attraversare una soglia temporale: mosaici policromi, colonne, nicchie e affreschi raccontano di una domus raffinata, appartenuta – forse – a una matrona di alto rango.

Poi, salendo verso l’alto, il paesaggio cambia. La città si apre, i rumori si attenuano. E compare lei, la Rocca Albornoziana, costruita nel XIV secolo per volere del cardinale spagnolo Egidio Albornoz. Una fortezza imponente, ma mai ostile. Una sentinella affacciata sulla Valle Spoletana, che oggi ospita spazi espositivi, ambienti restaurati e un panorama che lascia senza parole. Dal Cortile d’Onore al Camminamento di ronda, ogni angolo parla del potere papale, di guerre e di arte sacra. Passeggiare nel Cortile delle Armi, affacciarsi dalle torri: è un’esperienza immersiva, dove si sente ancora l’eco dei papi, dei soldati, dei pellegrini. Ogni pietra qui ha qualcosa da dire.

Spoleto non si visita, si attraversa. Si scopre lentamente: i suoi musei e la sua Rocca non sono solo luoghi solo da vedere, ma da abitare nel tempo della visita, lasciandosi guidare dalla bellezza.

Per informazioni: www.spoletocard.it

__________________________________________________________________________

Desideri trasformare il tuo Comune
in una destinazione turistica?

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER Mete non Comuni”.

Interviste, approfondimenti, strumenti, esempi virtuosi, opportunità.
RIMANI SEMPRE AGGIORNATO CON MAGGIOLI CULTURA > CLICCA QUI

__________________________________________________________________________

Il CURCUITO: MUSEI CIVICI DI SPOLETO E ROCCA ALBONOZ

La plurimillenaria storia di Spoleto si riflette nella ricchezza del suo patrimonio artistico conservato nelle prestigiose sedi museali cittadine. Le cospicue collezioni in esse contenute consentono di ripercorrere le tappe che, dalle antiche origini fino all’epoca contemporanea, hanno concorso all’affermarsi di una straordinaria unità culturale. A rendere ulteriormente appetibile la visita ai musei sono le loro stesse sedi, ubicate in edifici storici testimoni del glorioso passato della città.

Rocca Albornoz – Museo Nazionale del Ducato di Spoleto

La Rocca Albornoz è un’imponente fortezza che sorge sul Colle Sant’Elia, il punto più alto della città di Spoleto. Edificata a partire dal 1359, fa parte di una serie di rocche volute da Papa Innocenzo VI per ristabilire l’autorità del Pontefice, residente allora ad Avignone, nei territori dell’Italia centrale facenti parte dello Stato della Chiesa. Notevoli gli ambienti che si affacciano sulla zona di rappresentanza, tra i quali spiccano il Salone d’Onore, l’ambiente più vasto della Rocca destinato ad ospitare cerimonie e banchetti, e la Camera Pinta, che conserva due bellissimi cicli ad affresco di genere profano databili tra XIV e XV secolo. All’interno di quindici ambienti della struttura è inoltre ospitato il Museo Nazionale del Ducato di Spoleto. Le opere ed i materiali esposti testimoniano la vitalità artistica e l’unità culturale del vasto territorio del Ducato di Spoleto, in un periodo storico compreso tra il IV e il XV secolo d.C.

Palazzo Collicola

Palazzo Collicola, uno degli edifici gentilizi più importanti di Spoleto, è oggi sede di una prestigiosa raccolta d’arte articolata su due piani espositivi. L’Appartamento Nobile, situato al primo piano, è un mirabile esempio di residenza gentilizia settecentesca che conserva buona parte dello splendore originario. Ospita una quadreria con dipinti dal XVI al XIX secolo, tra i quali la celebre Spezieria della bottega del Guercino e una Natura Morta attribuita al Maestro di Hartford. L’appartamento ospita, durante l’anno, mostre d’arte contemporanea che creano un’interessante commistione tra antico e contemporaneo. Al secondo piano è ospitata La Galleria d’Arte Moderna Giovanni Carandente, che raccoglie dipinti e sculture dei più importanti artisti italiani ed internazionali del XX secolo. Articolata in 18 sale, vanta opere di Calder, Pepper, Moore, Smith, Pomodoro, Burri, Consagra, Pascali, Accardi, LeWitt, che ne fanno una delle collezioni d’arte contemporanea più importanti sul panorama nazionale.

Casa Romana

Un’iscrizione, recante la dedica di una donna di nome Polla all’imperatore Caligola, ha lasciato ipotizzare che la casa fosse appartenuta a Vespasia Polla, madre di Vespasiano. La domus è datata al I secolo d.C. e i suoi ambienti conservano ancora i bellissimi mosaici pavimentali quasi intatti. Lo schema abitativo è tipico delle case patrizie in voga tra la fine dell’età repubblicana e l’inizio di quella imperiale.

Museo del Tessuto e del Costume

Il Museo del Tessile e del Costume raccoglie manufatti dal XIV al XX secolo. La collezione è organizzata secondo un criterio tematico, a cominciare dalla sala dedicata ai paramenti sacri, dove è possibile ammirare una serie di pianete di varie epoche. Segue la sala del costume, la sala degli accessori e la sala dedicata ai tessuti locali, tra i quali spiccano le antiche “tovaglie perugine”, che vennero riprodotte in pittura da artisti quali Leonardo da Vinci, il Ghirlandaio, Giotto e molti altri.

Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo

La piccola chiesa sorge nell’area dell’antica Vaita Filittèria, il quartiere bizantino della Spoleto medievale. Fu consacrata nel 1174 e divenne una delle chiese parrocchiali della città; per la sua costruzione furono utilizzate pietre conce e materiale di spoglio di epoca romana. La decorazione pittorica è riferibile ad un arco temporale compreso tra il XII e il XVI secolo. Particolarmente degno di nota è un affresco ubicato nel muro sinistro che rappresenta il Martirio di Thomas Becket da Canterbury, databile al primo quarto del XIII secolo. Esso è uno dei più antichi esempi raffiguranti la scena dell’assassinio del vescovo inglese e si riferisce alla controversia tra quest’ultimo e il Cancelliere del regno d’Inghilterra Enrico II.

 

La guida “Fermo. Hai tutto il tempo” è in vendita presso i Musei Civici di Fermo e nello shop online di Maggioli editore > https://www.maggiolieditore.it/fermo-hai-tutto-il-tempo.html


RIMANI SEMPRE AGGIORNATO ISCRIVENDOTI ALLA NOSTRA NEWSLETTER.

ISCRIVITI > CLICCA QUI



Rimani sempre aggiornato iscrivendoti alla

nostra newsletter

 

Ricevi tutte le novità di maggiolicultura.it attraverso la nostra newsletter.