
Pubblicato in Dal mondo dei musei, News
16 Giu 25 Porto San Giorgio: tornano visitabili i Cantieri della Civiltà Marinara
Non un museo del mare “tradizionale”, ma una forma innovativa di percezione esperienziale dell’Adriatico. Dopo un importante lavoro di rilancio e riorganizzazione, hanno riaperto ufficialmente al pubblico dal 1 giugno 2025 i Cantieri della Civiltà Marinara di Porto San Giorgio, uno dei luoghi più evocativi dedicati alla memoria e all’identità della marineria adriatica. A guidare questa nuova fase è Maggioli Cultura e Turismo, realtà specializzata nella valorizzazione del patrimonio culturale, parte del Gruppo Maggioli.
I Cantieri, ospitati nel Palazzo Trevisani a Borgo Castello, quartiere storico della città, nascono dalla collaborazione tra il Comune di Porto San Giorgio e l’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale (ICPI), con l’allestimento di Open Lab Company e la curatela di Francesco De Melis. Si tratta di un polo culturale immersivo unico, dedicato al Fortunale del 30 marzo 1935, la terribile tempesta che sconvolse la comunità sangiorgese e causò la morte di undici giovani marinai. Le voci dei sopravvissuti, registrate negli anni ‘70 dall’antropologo-cineasta Francesco De Melis, risuonano ancora oggi grazie a un’installazione che restituisce al visitatore l’intensità emotiva di quella notte.
Il direttore Francesco De Melis: «La visita, anzi il tuffo, data l’immersività dello spazio, nei nostri “Cantieri della Civiltà Marinara” fa esperire il senso e il valore di quel “mondo perduto” che è all’origine dell’aura mitica di Porto San Giorgio e che si incarna nella sua storica marineria: un faro, un modello esemplare, per moltissime culture di mare, non solo del Medio Adriatico. La navigazione con la vela ‘al terzo’ e la pesca antica con le barche a vela sono autentici patrimoni culturali pregni di ‘sapienza orale’ e di ‘saper fare’ tradizionale, così come la lingua arcaica dei pescatori, iniziatica ed esclusiva, che suona come una musica, coi suoi timbri pastosi e le sue melodie di frase, legata alla memoria storica della vita viva dei nostri marinai. Valori così essenziali per l’umanità dell’uomo non sono facili da veicolare in questi tempi di vita nervosa e di appercezione distratta, ma mi sento decisamente fiducioso, data l’esperienza e la “sensibilità museale” di Maggioli Cultura e Turismo, nella rinnovata gestione di questo prezioso spazio di valorizzazione poetico-antropologica della civiltà marinara realizzato grazie all’iniziativa del Comune di Porto San Giorgio e al sostegno e all’opera di salvaguardia delle culture tradizionali operata dal nostro Ministero della Cultura, attraverso l’impegno concreto e virtuoso del suo Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale».
Informazioni: www.sangiorgioturismo.it/cantieri-della-civilta-marinara
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Il progetto di valorizzazione e promozione
Per i mesi estivi, il museo è aperto con ingresso gratuito e in orario serale. La riapertura è affiancata da un progetto di valorizzazione e promozione con una proposta culturale ampia e partecipata che coinvolge didattica, eventi e visite guidate con esperti, per rendere il museo un luogo dinamico e attrattivo per residenti e turisti. Il progetto prevede: attività didattiche per scuole, laboratori per bambini e ragazzi, incontri con artigiani e carpentieri navali, rassegne cinematografiche, mostre, concerti, presentazione di libri, percorsi tematici e interattivi legati ai saperi marinari, alle costellazioni e alla navigazione, visite con esperti, storici e archeologi navali per la creazione di una rete di collaborazione con il territorio.


I Cantieri: un museo vivo, tra tecnologia e tradizione
Lo spazio dei Cantieri della Civiltà Marinara è diviso in tre sezioni: il Fortunale, il Porto dei Suoni e Onda volubile. Fulcro del percorso è l’installazione immersiva “Microcinema della Tempesta”, dedicata al Fortunale del 30 marzo 1935, in cui si ha la sensazione di venire risucchiati nel fragore dello spaventoso Fortunale. Le testimonianze orali sono al centro del film sperimentale che De Melis ha realizzato nel 2015, in occasione dell’ottantenario del Fortunale, per raccontare quella “fine del mondo”.
Il secondo ambiente è “Il Porto dei Suoni”, un’opera audio-visiva che racconta la sonorità dei porti pescherecci adriatici, girato a San Benedetto del Tronto dal curatore De Melis. Voci di carpentieri e marinai che durante il lavoro, in una sorta di “mixage all’aria aperta” di cui il vento è forse il principale “ingegnere del suono”, si miscelano e fondono con il resto dell’aura sonora.
Il terzo ambiente l“Onda Volubile” è l’installazione di una tradizionale vela al terzo con il “vento in poppa” e racconta in che modo sono cambiate negli anni le imbarcazioni e le relative vele.
I Cantieri mettono infine a disposizione dei visitatori un avanzato touch screen sul cinema del mare, sull’identità marinara della costa marchigiana e sui documenti audiovisivi di argomento velico e navale conservati presso l’Archivio di Antropologia Visiva dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, organismo del MiBACT.

