Montefalcone Appennino: un viaggio tra fossili, minerali e arte nel Museo dell’Alamanno

Pubblicato in Dal mondo dei musei, News

14 Set 25 Montefalcone Appennino: un viaggio tra fossili, minerali e arte nel Museo dell’Alamanno

Nel cuore dei Monti Sibillini, incastonato nel borgo medievale di Montefalcone Appennino, si trova un luogo capace di raccontare milioni di anni di storia naturale e di custodire preziose testimonianze artistiche: il Museo Comunale dei Fossili e dei Minerali – Museo dell’Alamanno.

È un’esperienza che unisce scienza, natura e arte in un contesto suggestivo. Allestito all’interno delle sale del settecentesco Palazzo Felici, il museo nasce nel 1996 con l’obiettivo di valorizzare le caratteristiche geologiche del territorio, celebre per la sua ricchezza fossilifera.

Oggi rappresenta un punto di riferimento non solo per studiosi e appassionati, ma anche per famiglie, scolaresche e semplici curiosi che desiderano immergersi in un affascinante viaggio nel tempo.

Un giro del mondo… in fossili

Montefalcone, cinque milioni di anni fa, era una costa brulicante di vita marina. Oggi il museo custodisce oltre 500 fossili locali: 60 specie di molluschi, denti di squalo, echinodermi, delicate foglie fossilizzate e numerosi Cirripedi del genere Balanus, che testimoniano la vocazione litoranea di queste antiche coste. Ogni reperto racconta la storia di un mare che non c’è più, ma che continua a vivere nella pietra.

Ma non solo Marche: al Museo dell’Alamanno il viaggio continua tra continenti ed ere geologiche. Passeggiando tra le teche potrete ammirare le zanne di un mammut provenienti dal Mare del Nord, uno scheletro di un orso delle caverne dei Pirenei, antichi trilobiti del Marocco, un affascinante uovo di dinosauro dalla Cina e perfino l’uovo più grande mai deposto in natura quello dell’Aepyornis del Madagascar.

__________________________________________________________________________

Desideri trasformare il tuo Comune
in una destinazione turistica?

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER Mete non Comuni”.

Interviste, approfondimenti, strumenti, esempi virtuosi, opportunità.
RIMANI SEMPRE AGGIORNATO CON MAGGIOLI CULTURA > CLICCA QUI

__________________________________________________________________________

I minerali: quando la terra diventa arte

Se i fossili raccontano la vita del passato, la sezione mineralogica stupisce per i suoi 1.200 esemplari dalle forme e dai colori straordinari. Tra i pezzi più sorprendenti: un blocco di aragonite con cristalli di zolfo perfettamente trasparenti e una spettacolare stilbite di 26 kg. Da non perdere la grotta dei minerali, dove alcuni campioni si illuminano con affascinanti fluorescenze sotto la lampada di Wood.

Arte e natura, un connubio unico

Al piano superiore, infine, una collezione d’arte unisce scienza e creatività: circa 300 quadri composti con 10.000 conchiglie dall’artista marchigiano Elio Ceccotti. Piccole meraviglie del mare trasformate in opere uniche. Oggetti che coniugano lontananza geografica e profondità temporale, evocando un mondo al confine tra scienza e leggenda.

E per chi ama l’arte, il museo custodisce anche un capolavoro del Rinascimento: il polittico di Pietro Alamanno, allievo di Carlo Crivelli. Realizzato tra il 1475 e il 1480, è l’unico rimasto integro dell’artista e si presenta con la sua preziosa cornice originale.

Il Museo dell’Alamanno non è un luogo da guardare soltanto: qui si può imparare e sperimentare. Grazie al Centro di Educazione Ambientale, studenti e visitatori possono partecipare a laboratori e uscite nei giacimenti fossiliferi, per toccare con mano la ricchezza geologica di Montefalcone.


RIMANI SEMPRE AGGIORNATO ISCRIVENDOTI ALLA NOSTRA NEWSLETTER.

ISCRIVITI > CLICCA QUI



Rimani sempre aggiornato iscrivendoti alla

nostra newsletter

 

Ricevi tutte le novità di maggiolicultura.it attraverso la nostra newsletter.