Pubblicato in Dal mondo dei musei, News
15 Dic 25 Loreto, il mistero dell’Annunciazione: un viaggio visivo e sonoro “Avvenga di me quello che hai detto”
Come ricorda San Giovanni Paolo II, Loreto è il “vero cuore mariano della cristianità”. Dal 20 dicembre 2025 al 15 marzo 2026 il Bastione Sangallo ospita “Avvenga di me quello che hai detto. Un viaggio visivo e sonoro nel mistero dell’Annunciazione”, a cura di Francesca Coltrinari con la regia di Francesco De Melis. L’evento, pensato a conclusione dell’anno giubilare, propone un percorso multimediale dedicato all’Annunciazione, l’evento fondante della storia cristiana, esplorato attraverso i capolavori della storia dell’arte. Un’esperienza immersiva tra fede, arte e comunicazione contemporanea.
Realizzato con la consulenza scientifica della prof.ssa Francesca Coltrinari, storica dell’arte dell’Università di Macerata e con la regia dell’antropologo e musicologo Francesco De Melis, l’evento intende accompagnare la chiusura del Giubileo a Loreto, città che custodisce le pareti della Santa Casa, il luogo fisico dell’Annuncio, trasportato in Occidente alla fine del Duecento.
L’evento è promosso dal Comune di Loreto, con il contributo della Regione Marche. L’organizzazione è affidata a Maggioli Cultura e Turismo.
Per informazioni: tel. 0734 217140 – cultura@maggioli.it
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L’Annunciazione nell’arte: un viaggio digitale spettacolare
All’interno del Bastione Sangallo, il pubblico potrà vivere un viaggio digitale spettacolare attraverso alcune delle Annunciazioni più celebri dell’arte: opere di Carlo Crivelli, Giambattista Tiepolo, El Greco, Sandro Botticelli, Antonello da Messina, Guido Reni, Pieter de Witte e altri grandi artisti.
Le parole della curatrice Francesca Coltrinari: “Il nostro percorso invita a rileggere l’Annunciazione con occhi nuovi, attraverso alcune delle più straordinarie opere dell’arte, per rivivere il momento in cui l’Eterno entrò nel tempo e la storia cambiò per sempre.”
Il video è accompagnato da una lettura dal “Vangelo secondo Luca”, per raccontare la realtà luminosa del mistero in un fluire di tinte, musiche, parole e figure.
Commenta Francesco De Melis: “La semplicità delle parole di Luca nel suo racconto evangelico dell’evento premonitore per antonomasia del “regno che non avrà fine” è disarmante e sconcertante a un tempo, nel senso ossimorico di una luminosità del mistero. Questa semplicità misteriosa è alla base dell’ispirazione pittorica sul tema dell’Annunciazione attraverso i secoli, nel senso, sempre ossimorico, della naturale sprezzatura che sgorga dai capolavori”.
La mostra sarà anche occasione per valorizzare le Annunciazioni conservate nelle Marche, promuovendo itinerari culturali e spirituali tra chiese, musei e città d’arte. Una rete diffusa offrirà a pellegrini, appassionati d’arte e turisti un percorso nuovo per scoprire la ricchezza iconografica e spirituale del tema.
