I CAPOLAVORI DEL MUSEO SARTORIO DI TRIESTE

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08 Set 17 I CAPOLAVORI DEL MUSEO SARTORIO DI TRIESTE

L’esposizione, a cura di Vittorio Sgarbi e Lorenza Resciniti, aperta al pubblico il 27 aprile, in concomitanza alla rassegna “Le stanze segrete” di Vittorio Sgarbi, al Salone degli Incanti, raccoglie al Civico Museo Sartorio 30 opere selezionate da Vittorio Sgarbi.

Il Catalogo dei Capolavori, realizzato da Maggioli Musei, raccoglie i dipinti e le sculture emblema della casa museo e della collezione dei Civici Musei di Storia ed Arte, che trovano corrispondenza con gli autori presenti nella mostra al Salone degli Incanti. Affiancati ad essi, sei dipinti restaurati grazie al sostegno de Gli Orti di Venezia in collaborazione con Coop Alleanza 3.0.

Pure questi appartenenti alle collezioni dei Civici Musei di Storia ed Arte di Trieste, hanno riacquistato il loro antico splendore e vengono per la prima volta esposti al pubblico.

Risalenti al periodo tra il XV e il XVII secolo “Suicidio di Lucrezia”, “Decollazione di San Giovanni Battista”, ”Ecce Homo o Cristo deriso”, “Madonna col Bambino”, “La lanterna di Diogene” e “Madonna col Bambino di Pasqualino Veneto”.

Durato 8 mesi, il restauro è stato di tipo conservativo, ovvero rivolto alla conservazione dei caratteri tipologici strutturali, formali e ornamentali dell’opera e alle eliminazioni di eventuali aggiunte avvenute nel corso dei secoli che ne snaturano il significato artistico.

Il progetto ha coinvolto realtà laboratoriali e artigianali del Friuli Venezia Giulia accreditate MiBACT. Gli interventi di restauro sono stati infatti eseguiti da quattro ditte di restauro, tre delle quali di Trieste e una di Gorizia: Laboratorio di restauro Carla Vlah, Restauro Opere d’Arte Nevyjel e Ragazzoni, Laboratorio Restauri d’Arte di Deffar e Russo Cirillo, Laboratorio di restauro Lucio Zambon con Ginevra Pignagnoli.

 



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