Contributi economici alle associazioni culturali e no profit per il sostegno dei costi energetici, con modulistica completa

Pubblicato in Attualità, News

21 Nov 22 Contributi economici alle associazioni culturali e no profit per il sostegno dei costi energetici, con modulistica completa

È noto che l’articolo 12, Provvedimenti attributivi di vantaggi economici, della legge n. 241 del 1990, consente la concessione di contributi di qualunque genere (non vi è limite di materia) a «persone ed enti pubblici e privati» a condizione che sia predeterminato (ex ante) e pubblicizzato (alias avviso pubblico o bando) da parte della PA erogatrice «nelle forme previste dai rispettivi ordinamenti» (serve un regolamento interno) «dei criteri e delle modalità», avendo cura di riportare negli atti «l’effettiva osservanza dei criteri e delle modalità», esigenza da una parte, di natura redazionale (c.d. forma), dall’altra, di natura istruttoria e motivazionale di accertamento della presenza dei presupposti (c.d. sostanza): una evidente sottolineatura sul vincolo di autodeterminazione della discrezionalità nella concretizzazione delle decisioni per ragioni di trasparenza del processo decisionale.

Tali soggetti, con riferimento al cit. ultimo art. 118 Cost. da ricomprendere gli enti del Terzo Settore, in quanto rappresentativi della “società solidale, spesso costituiscono sul territorio comunale una rete capillare di vicinanza e solidarietà, sensibile in tempo reale alle esigenze che provengono sia dal tessuto sociale che culturale, e sono, quindi, in grado di mettere a disposizione dell’Ente pubblico sia preziosi dati informativi (altrimenti conseguibili in tempi più lunghi e con costi organizzativi a proprio carico), sia un’importante capacità organizzativa e di intervento: ciò che produce spesso effetti positivi, sia in termini di risparmio di risorse che di aumento della qualità dei servizi e delle prestazioni erogate a favore della “società del bisogno”.

Se dunque è legittima l’erogazione di contributi in una chiave di promozione territoriale e di valorizzazione di principi di valore costituzionale, occorre garantire che l’attività concessoria sia adeguatamente procedimentalizzata, soggetta a precise regole di evidenza pubblica, disposta con atto finale che è un provvedimento autoritativo tipico (ossia, assunto in esito all’esercizio di un potere previsto dall’ordinamento) e come tale non possiede alcun margine di discrezionalità, se non nei limiti tecnici imposti dalla necessità di apprezzare adeguatamente elementi di fatto presupposti ed esposti alla fede pubblica nella relativa procedura di evidenza di competenza dell’organo gestionale (c.d. riserva di amministrazione), mentre l’organo politico ne determina il bisogno in sede di programmazione o di esternazione del quantum da destinare, con ogni preclusione nell’individuazione del singolo destinatario

Si mettono qui a disposizione informazioni utili per la PA sul tema affrontato e una modulistica completa.

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IN PRATICA: MODULISTICA PRONTA ALL’USO

Rubrica a cura di Maurizio Lucca.
Segretario Generale di Enti locali, autore di pubblicazioni e docente in corsi di formazione.  

 

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