DISARCIONATI I 5 DIRETTORI DI CINQUE IMPORTANTI MUSEI

Pubblicato in Attualità

22 Giu 17 DISARCIONATI I 5 DIRETTORI DI CINQUE IMPORTANTI MUSEI

Ha suscitato grandissimo clamore mediatico la notizia della pubblicazione della sentenza con cui il T.A.R. del Lazio ha annullato la nomina dei direttori di cinque importanti musei di rilievo nazionale sulla base di due motivazioni fondamentali, consistenti nella constatazione dell’avvenuto svolgimento delle procedure di selezione in modo riservato anziché pubblico nonché nell’accertamento dell’apertura di queste alla partecipazione di soggetti stranieri in difetto di previo adeguamento della normativa regolatrice (che, attualmente, consente soltanto ai cittadini italiani di ambire al rivestimento di funzioni implicanti esercizio di potestà statali).

Tuttavia appare necessario affermare con forza che i cinque valentissimi direttori di museo coinvolti dalla sentenza in questione (non definitiva e pertanto suscettibile di riforma ad opera del Consiglio di Stato) sono stati “disarcionati” non certo “per colpa” del T.A.R. del Lazio ma a cagione della cattiva normo poiesi di casa nostra e della peggiore sua applicazione concreta.



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