Fellini Museum: si sogna il futuro con il grande regista di Rimini

Pubblicato in Dal mondo dei musei, News

22 Mag 22 Fellini Museum: si sogna il futuro con il grande regista di Rimini

“Nulla si sa, tutto si immagina”. Con questa disposizione alla meraviglia si entra nel nuovissimo Fellini Museum. Un polo diffuso nel centro storico di Rimini e di nuovissima concezione, pensato per favorire la conoscenza di un artista che è riminese, italiano e universale, e che è stato in grado di toccare la fantasia, l’emozione e la mente del pubblico di ogni parte del mondo.

Il Fellini Museum è il più grande progetto museale dedicato al regista visionario, al suo cinema e all’eredità culturale, in dialogo permanente tra innovazione e tradizione con dispositivi digitali che giocano sull’interattività. Non un sacrario, ma un luogo vivo che restituisce Fellini alla sua città natale. Coinvolge tre spazi che rendono il visitatore protagonista di un’esperienza immersiva, in un ‘dialogo’ tra spazi interni ed esterni: Castel Sismondo, Piazza Malatesta e Palazzo del Fulgor.


Si tratta di un grande intervento di recupero e di allestimento, pensato affinchè la creatività e l’immaginazione possano contaminare positivamente Rimini e il suo cammino nel presente e nel futuro. È inserito dal Ministero della Cultura tra i grandi progetti nazionali dei beni culturali.

I tre spazi stati pensati come tre elementi del corpo umano: la testa a Palazzo del Fulgor con gli strumenti multimediali, la gambe nel percorso sonoro di Piazza Malatesta e la pancia in Castel Sismondo con l’evocazione dei set felliniani.

 

Un museo che vuole raccontare, provocare, stupire, ammaliare, re-immaginare.

 


Castel Sismondo

Nelle 16 sale della quattrocentesca rocca malatestiana sono restituite le atmosfere dei film di Fellini: la fontana di Trevi dove si immerge Anita Ekberg ne La dolce vita, la nebbia dove si perde il nonno in Amarcord, il pontile da dove si affacciano i protagonisti de I vitelloni, i confessionali di 8 ½ dove amici e collaboratori del regista raccontano qualcosa di lui. È la parte più emozionale del Fellini Museum per un’immersione nella poetica e nell’immaginario del grande regista: la strada, il viaggio, il sogno, la donna, la caricatura, l’inventare per disegni e per immagini, il divenire del set, il mondo del circo…

Oggetti, parole e suoni sono frammenti iconici del suo mondo inimitabile, presentati attraverso soluzioni che si trasformano in esperienza come se si fosse proprio dentro un film felliniano: costumi di scena, appunti musicali di Nino Rota, sceneggiature originali, Libro dei sogni, video dei provini per i cast fino a riproduzioni immaginifiche come la grande Sognante che accoglie con la morbidezza del suo corpo chi vi si appoggia, mostrando sogni e pensieri di Fellini.

Ogni intervento al Castello è stato studiato nel rispetto dei vincoli culturali e archeologici dello spazio, attraverso installazioni leggere e autoportanti, in grado di non intaccare superfici murarie e consentire di ammirare l’architettura in tutta la sua bellezza.

 


Palazzo del Fulgor

Edificio di origine settecentesca, al piano terra di Palazzo Valloni ha sede il Fulgor, il leggendario cinema immortalato in Amarcord, ora riallestito con le scenografie progettate dal tre volte Premio Oscar Dante Ferretti. Ad accogliere i visitatori all’esterno c’è Rina, la scultura misteriosa e allusiva della rinocerontessa, protagonista di E la nave va, simbolo tra l’altro del polo museale.

Nei tre piani si rincorrono le evocazioni felliniane, attraverso documenti originali e una serie di strumenti visivi e tecnologici pensati per l’informazione, la divulgazione, la ricerca e il gioco, in un utilizzo sia individuale sia condiviso. Al piano terra ha sede il Fulgor. Attraverso gli Armadi archivio e le Moviole cittadine, sono possibili percorsi didattici per ripercorrere le tappe biografiche e creative della carriera di Fellini, anche attraverso disegni, locandine, fonti audiovisive, libri e riviste d’epoca.

Al secondo piano tre “architetture scrigno”: La Stanza delle parole, il Cinemino e la Casa del Mago, originali allestimenti museali che danno vita ad uno spazio magico e surreale. Al terzo piano, infine, la Lanterna magica che Fellini ricrea, gigantesca, nel ventre di una balena femmina del suo Casanova.

 


Piazza Malatesta: un
percorso sonoro

Quella che un tempo fu piazza Malatesta oggi è stata trasformata in una grande area urbana riqualificata e in una vera e propria ‘Piazza dei Sogni’ che unisce il Palazzo del Fulgor e Castel Sismondo con porzioni a verde, arene per spettacoli e installazioni artistiche. È un set a cielo aperto che accoglie i sogni felliniani.

La pista circense dorata e illuminata richiama il festoso girotondo finale del film 8 ½, uno dei più alti inni alla vita, alla solidarietà, alla voglia di stare insieme, al sogno che il cinema abbia mai immaginato. Intorno alla panca circolare si irradia una serie di cerchi luminosi che stringe in un unico segno il polo culturale. Un percorso sonoro fatto di voci e di musiche ispirate ai film di Fellini, a cui si aggiungono un suggestivo velo d’acqua a nebulizzazione ciclica e il Bosco dei Nomi ideato da Tonino Guerra, insieme di fiori di pietra su cui sono incisi i nomi di grandi personaggi del cinema suoi amici, tra cui Giulietta Masina e Federico Fellini.

 

 

Diario di cantiere”: il making of del Fellini Museum di Rimini

Il Comune di Rimini ha affidato a Studio Azzurro la direzione artistica e l’ideazione del progetto multimediale immersivo del Fellini Museum e all’architetto Orazio Carpenzano e allo Studio Tommaso Pallaria il progetto architettonico e l’intero allestimento di Castel Sismondo e del Palazzo del Fulgor. Entrambi fanno parte del raggruppamento di aziende, rappresentate da Lumière & Co., vincitrici del bando internazionale. Il Museo Fellini è a cura di Marco Bertozzi Anna Villari.

Il Gruppo Maggioli ha svolto per il Comune di Rimini il ruolo di referente del coordinamento delle aziende intervenute nell’allestimento e nelle tecnologie. In particolare, inoltre, ha realizzato la comunicazione di cantiere del Museo, con un sito web dedicato alle fasi di lavoro e al loro avanzamento > www.museofellinimakingof.it

Uno strumento utile di condivisione progressiva dello sviluppo del progetto museale, di dettagli tecnici e immagini fotografiche e allo stesso tempo una traccia di memoria di quanto realizzato, visibile a tutti.

©Riccardo Gallini /GRPhoto

Il dietro le quinte si srotola come la pellicola di un film, attraverso le parole dei protagonisti.

Il 18 maggio è avvenuta a Rimini la consegna dei lavori di cantiere presso Castel Sismondo e il 20 dello stesso mese sono arrivate sul posto le maestranze che hanno dato il via al primo ciak di una grande avventura. Strutture portanti che crescono giorno dopo giorno, impianti e tecnologie che prendono posto, allestimenti pensati per restituire quelle visioni sognanti e le iconiche figure felliniane, come la grande Sognante. “Un tema come quello della Gigantessa, della Donna archetipica, divinità sotterranea della terra, o più semplicemente immaginario collettivo degli italiani o semplicemente dei maschi, che non poteva essere trascurato nel luogo, Castel Sismondo, dedicato all’immaginario del regista riminese”, spiega proprio il progettista dell’allestimento multimediale, Leonardo Sangiorgi.

Nel sito web, quindi, si scopre il micromondo del cantiere, la risultante di un serrato lavoro di equipe, di progettisti, di forza lavoro, unitamente all’impiego di materiali.

 

Il Fellini Museum è oggi un simbolo identitario per la comunità di Rimini. Un progetto entrato nel mutamento del volto di una città che diventa sempre più contemporanea. Prendendo le mosse da quello che era lo sguardo visionario di Fellini, il grande regista-intellettuale, che sapeva leggere oltre il suo tempo. Facendosi fonte d’ispirazione.

 

 

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