GRADARA: NEL LEGGENDARIO CASTELLO DELL’AMORE

Pubblicato in Dal mondo dei musei, News

12 Set 22 GRADARA: NEL LEGGENDARIO CASTELLO DELL’AMORE

Tutto a Gradara profuma di Medioevo. Un ponte levatoio apre la via al cortile porticato di accesso e, una volta entrati, si è risucchiati dalle possenti mura merlate, alte e fiere sul crinale del colle. Il tempo sembra essersi preso una pausa, a Gradara. Quest’antico borgo al confine tra Marche e Romagna, appena 25 chilometri da Rimini, trasuda gesta d’eroi e memorie dantesche.

Gradara è una meta medievale con una struttura urbanistica tra le meglio conservate d’Italia. Immersa in una conchiglia di verde, si eleva in posizione strategica tra cielo, terra e storia. Un piccolo gioiello urbano dove ha preso vita intorno al 1200 la grande epopea dei Malatesta. L’originario mastio di Castrum Cretarie, alto 30 metri, fu trasformato in rocca e circondato dal primo girone di mura, seguito poi dalla costruzione dei tre ponti levatoi e i diciassette torrioni merlati della seconda cinta. Il castello di Gradara diventa così un baluardo imprendibile. Si erge sul colle, a 142 m sul livello del mare, al confine tra Marche ed Emilia-Romagna in una posizione strategica e con una vista mozzafiato. Dopo i Malatesta ancora grandi dinastie gentilizie ad arricchirne la fama, come gli Sforza e i Della Rovere.

Una storia millenaria che si dipana dalle viuzze del centro storico fino ai camminamenti di gronda.

 

Gradara e l’amore eterno tra Paolo e Francesca

Tra le pareti della rocca malatestiana, in una delle stanze riccamente arredate, si consumò nel sangue il leggendario amore tra Paolo Malatesta  e Francesca da Polenta, uccisi per gelosia dal fratello di Paolo, Gianciotto Malatesta, promesso sposo della fanciulla. “La bocca mi basciò tutto tremante./ Galeotto fu ‘l libro e chi lo scrisse:/ quel giorno più non vi leggemmo avante”, racconta Francesca nel V canto dell’Inferno di Dante, commossa e consapevole della loro dannazione eterna. Una storia crudele, triste, che segue le regole ferree dell’amor cortese.

La tragedia di Paolo e Francesca risuona ancora in quella stanza che diventa il luogo per antonomasia della passione d’amore contro tutto e tutti. “Amor, ch’a nullo amato amar perdona,/ mi prese del costui piacer sì forte,/ che, come vedi, ancor non m’abbandona”.

Tra le soluzioni tecnologiche per la visita del castello di Gradara c’è l’“ADVANCED STREAMING”, una piattaforma innovativa per la fruizione dei servizi museali prodotta da Maggioli Cultura.  Una guida sul posto accompagna i visitatori da remoto, connessi in modalità streaming. Contemporaneamente, da una vera e propria camera di regia, vengono gestiti da remoto e in tempo reale i contenuti multimediali di approfondimento. Mentre la guida percorre fisicamente sale e spazi, raccontando vicende e curiosità legate al patrimonio storico-artistico museale, gli utenti possono intervenire con domande, in un dialogo diretto e diverso ad ogni visita.

DEMO “Castello di Gradara” > BiCe – Una piattaforma innovativa: non il classico live streaming – YouTube

 

Ufficio IAT di Gradara: porta di accesso alla Riviera del San Bartolo

Recentemente rinnovato nella nuova sede di via Mancini all’ingresso del centro storico, l’Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica è il un punto di riferimento per i visitatori di Gradara, ma anche porta di accesso alla Riviera del San Bartolo che unisce Pesaro, Gabicce e Gradara.

È attivo il servizio di biglietteria per acquistare gli ingressi alla Rocca demaniale, ai Camminamenti di Ronda, alle mostre presso il centro espositivo di Palazzo Rubini Vesin e al sito culturale della vicina area archeologica di Colombarone (Pesaro). Disponibili anche bici elettriche da noleggiare per brevi tour.

E per avere più idee su cosa fare e vedere a Gradara, basta seguire i consigli di Destinazione Marche sulle 10 cose da non perdere.

 

Le nuove guide turistiche di Gradara


Due nuove pubblicazioni raccontano le bellezze di Gradara, pensate per ogni tipo di visitatore. Sono state realizzate da Gradara Innova in collaborazione con Maggioli Editore.

“Gradara – Capitale del Medioevo, Castello dell’Amore e città del Gioco”, a cura di Fabio Fraternali, è uno strumento agile e completo pensato per accompagnare il visitatore alla scoperta delle molteplici anime di Gradara, sito storico, borgo romantico e località a grande vocazione ludica. L’autore, con saggezza e leggerezza, invita a cogliere nei dettagli del luogo le mille testimonianze lasciate da secoli di storia, dal medioevo ai suggestivi anni ’20, soffermandosi anche su fatti ed aneddoti meno noti ma non per questo privi di fascino.

Per i più piccoli c’è la “Miniguida di Gradara, per piccoli (grandi) viaggiatori”, con le illustrazioni di Sabrina Gennari. Un’opera originale che combina interazione, carattere ludico e componente teatrale.

Il richiamo romantico a Gradara è inevitabile. Visitarla significa rivivere un tempo lontano, in cui dame e cavalieri celavano i loro palpitanti amori e dolci come il paesaggio che avvolge il castello. Dentro le doppia mura di Gradara si può trovare tutto questo. Mistero, passione e un pizzico di fantasia.

 



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