HUNDREDROOMS, I MUSEI ITALIANI PIÙ INSOLITI E SCONOSCIUTI

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22 Giu 17 HUNDREDROOMS, I MUSEI ITALIANI PIÙ INSOLITI E SCONOSCIUTI

Hundredrooms seleziona i musei più insoliti che si possono visitare in giro per il Belpaese

Pensando a un museo, la prima cosa che viene in mente sono i dipinti del Caravaggio, le sculture del Bernini,  le opere di Leonardo da Vinci, che certo attirano molti visitatori e costituiscono un’immensa ricchezza per il Paese.

Al di là dei più noti musei, a destare interesse sono anche le esposizioni poco conosciute, che attirano molti visitatori per il loro lato bizzarro e irriverente.

Per celebrare in maniera originale la Giornata internazionale dei Musei, che si è celebrata il 18 maggio, Hundredrooms (https://www.hundredrooms.it/) ha selezionato i musei più insoliti d’Italia dove si può godere delle mostre più stravaganti e uniche. Senza dubbio, questa selezione cancellerà dalla mente di molti l’idea del museo come luogo puramente istruttivo.

Museo del Coltello Sardo (Cagliari) – In Sardegna esistono molti musei, però questo rappresenta uno dei più strani. I coltelli in esso custoditi  vengono conservati come vere e proprie opere d’arte con manici intarsiati a forma di cervo, cinghiale e aquila, e con  lame di diverse dimensioni e affilatura. In questo museo viene preservato anche il “Coltello più pesante del mondo”: 295 kg per 4,85 metri, realizzato dall’artigiano Paolo Pusceddu.

Museo del Papiro (Siracusa) – Entrare in questo museo è come fare un tuffo nel passato tra papiri faraonici, ieratici, demotici, greci e copti; documentazioni sulle tecniche di fabbricazione del Giunco del Nilo; utensili e materiali per la scrittura che venivano utilizzati: mortai e pestelli, tavolozze, pennelli e colori.

Museo del Rubinetto (San Maurizio d’Opaglio – Novara) – Il creatore di questo museo affronta l’atavico rapporto dell’uomo con l’acqua. Oltre alla scoperta e l’evoluzione dei rubinetti, è possibile conoscere i trucchi del mestiere degli idraulici, ripercorrendo la storia dell’igiene personale da pratica di lusso a fenomeno di massa.

Museo dell’ombrello e del parasole (Verbano Cusio Ossola – Cuneo) – Oggetto dalle origini antichissime, alcuni ipotizzano che provenga dalla Cina, per altri, invece, proverrebbe dall’Egitto o dall’India. In questo museo sono custoditi i più antichi cimeli risalenti al XIII secolo.

Museo della Bora (Trieste) – Nella città della bora, non poteva che esistere un museo sui venti, conosciuto appunto come il “magazzino dei venti”. In esso si possono scoprire varie curiosità: misurare la velocità del vento, ammirare una rosa dei venti, studiare e approfondire il fenomeno dell’energia eolica e leggere curiosità sulla Bora.

Museo delle Anime del Purgatorio (Roma) – In questo museo, risalente al 1800, è conservata la bizzarra collezione di padre Jouet, che a seguito di un incendio ritrovò alcune immagini di volti sofferenti impressi alle pareti. Manoscritti, impronte e illustrazioni lasciate dagli spiriti sono conservati e testimoniano la sofferenza delle anime del Purgatorio, desiderose di oltrepassare il varco del limbo o di tornare in vita.

Museo dei Bonsai Crespi (Milano) – Punto d’incontro di culture tra Occidente e Oriente, è l’unica esibizione permanente al mondo che si occupa di Bonsai. Al suo interno non vi sono solo Bonsai, ma anche rigogliose piante secolari, vasi e libri antichi che provengono dall’Estremo Oriente. Da ammirare il millenario Ficus retusa linn, collocato al centro di una pagoda fra due cani cinesi dell’Ottocento in legno scolpito.

Museo del Cavatappi (Barolo – Cuneo) – Nella terra del vino non poteva mancare un museo dedicato a uno degli strumenti più utilizzati per aprire il “nettare degli dei”. Inaugurato nel 2006 il museo contiene più di 500 cavatappi di tutti i tipi.

Museo del Flipper (Bologna) – Il Museo racchiude oltre 400 flipper, videogiochi, macchine a moneta che esistevano in bar e luoghi di ritrovo. Il tempo infatti sembra essersi fermato tra le varie sale del museo dove i visitatori possono anche giocare, divertendosi e rimembrando i vecchi tempi.



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