Il buio intimo di Gian Maria Tosatti in mostra al CIAC di Foligno

Pubblicato in Dal mondo dei musei, News

30 Apr 23 Il buio intimo di Gian Maria Tosatti in mostra al CIAC di Foligno

Quest’opera può essere per ognuno un’esperienza diversa e la possibilità di un’uscita dal sistema in cui ognuno di noi vive e un ritorno a qualcosa di più grande che è dentro noi stessi”. Sono le parole con cui l’artista Gian Maria Tosatti ha raccontato la sua nuova installazione. Dopo l’esposizione di successo al Padiglione Italia alla 59esima Biennale d’Arte di Venezia e quella attualmente in corso al Pirelli HangarBicocca a Milano, Tosatti (Roma, 1980) presenta Spazio #09 – Mi ricordo, pensata per il Centro Italiano Arte Contemporanea (CIAC) di Foligno (Pg) e visitabile dal 22 aprile al 2 luglio 2023 (PROROGATA FINO AL 16 LUGLIO).

Spazio #09 – Mi ricordo” è un intervento progettato da Gian Maria Tosatti specificamente per la grande sala del CIAC. L’opera è un unico intervento ambientale estremamente immateriale che attraverserà lo spazio punteggiandolo di misteriose luci, la cui presenza può rimandare a molti significati intimi che il visitatore è chiamato ad evocare.

Spazio #09 – Mi ricordo“. Ph. Anton Giulio Onofri

Il titolo è un riferimento all’infanzia, un momento della vita in cui la percezione della realtà fisica e di quella interiore, talvolta, coincidono e si sovrappongono, creando una poetica confusione. L’arte consente per un tempo preciso e in uno spazio determinato – ovvero i confini di un’opera – di vivere lo stesso rapimento anche nell’età adulta.

La mostra è organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, con la curatela del direttore artistico Italo Tomassoni. I servizi di mostra sono a cura di Maggioli Cultura che si occuperà anche, insieme al curatore, degli approfondimenti tematici e delle visite guidate.

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“Spazio #09 – Mi ricordo”

Spazio #09 – Mi ricordo“. Ph. Cristiana Lolli

Il direttore artistico Italo Tomassoni ha curato la mostra introducendola con un testo critico: “Il richiamo alla memoria è nel titolo. Ma è difficile dire come il ricordo si materializza. Qui non c’è impiego né per forma né per informe. Ne ordine né disordine. Lo spazio è inconsistente. Niente colore, niente materia, niente struttura. E neppure pieno e vuoto, volume e superficie. E anche il tempo, varcata la cortina che ci separa dall’opera, sfugge alla misurazione. Pure la cenere è evaporata. Nella circospezione di un cammino reso incerto dalla nebbia, la coscienza rimanda all’esser-ci, al confine tra il primo e ultimo dell’identità che assedia la ragione. In altro, tra i vapori, l’occhio intravede punti luminosi, unico orientamento per inoltrarsi in un percorso circolare che riporta al punto di partenza dove tutto si ripete. Dentro un sistema semiotico che nasconde ciò che mostra o rivela ciò che nasconde, accade l’indescrivibile: si libera un’opera senza corpus mechanicum, entità accecante”.

L’opera per il CIAC di Foligno fa parte del progettoLe considerazioni sugli intenti della mia prima comunione restano lettera morta”, un ciclo di opere iniziato da Tosatti nel 2009 e che segue il percorso dell’artista, raccogliendo le riflessioni legate al rapporto tra l’uomo e il suo tracciato esistenziale. “Questa mostra – sottolinea Gian Maria Tosattinon è riconducibile ad un’idea di arte consumata e consumabile. Quest’opera ci aiuta a renderci conto che l’arte attuale non serve per essere guardata, valutata, capita, ma piuttosto per essere ‘usata’. È uno strumento per generare esperienze, emozioni e riflessioni. Non domandate mai cosa significa l’arte contemporanea. Cosa significa? Niente. È come dare un bacio, può significare nulla o tante cose, ma niente di specifico. Attiva piuttosto altro”.

Per la Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno questo evento culturale rappresenta uno snodo fondamentale del suo impegno nella diffusione della conoscenza dell’arte contemporanea, oltre che il naturale prosieguo della collaborazione tra l’artista Gian Maria Tosatti e il CIAC avviata con l’importante presenza della Fondazione Carifol tra i sostenitori maggiori del Padiglione Italia “Storia della notte e destino delle comete” della 59^ Biennale di Venezia. Per il Presidente Umberto Nazzareno Tonti e il Consiglio di Amministrazione è grande la soddisfazione di poter concludere il proprio mandato inserendo nella programmazione 2023 del CIAC questa mostra-evento dal forte impatto artistico e l’onore di poter includere tra gli artisti che hanno esposto a Foligno anche Gian Maria Tosatti, artista visivo e performativo dal grande richiamo internazionale.

Gian Maria Tosatti

L’artista Gian Maria Tosatti

Gian Maria Tosatti (Roma, 1980) è un artista visivo italiano. I suoi progetti sono indagini a lungo termine su temi legati al concetto di identità, sia sul piano politico che spirituale. Il suo lavoro consiste principalmente in grandi installazioni site specific concepite per interi edifici o aree urbane. La sua pratica coinvolge spesso le comunità connesse ai luoghi in cui le opere prendono corpo.

Nel 2015 la rivista internazionale Art Review lo ha inserito nella lista dei 30 artisti più interessanti della sua generazione (Future Greats). Tosatti è anche giornalista e scrittore. È editorialista per il Corriere della Sera e per la rivista Opera Viva. Scrive saggi sull’arte e la politica. È direttore artistico della Quadriennale di Roma per il triennio 2021-2024. Nel 2022 è l’unico artista del Padiglione Italia alla 59° Biennale di Venezia.

Ha sviluppato mostre e progetti personali presso il Pirelli Hangar Bicocca (Milano 2023), Tarlabaşi district, Istanbul (2021), lago di Kuyalnik, Odessa (2020), A4 Arts Foundation, Città del Capo (2019), l’Homo Novus Festival (Riga – 2018), Palazzo Biscari, Catania (2018), la Galleria Lia Rumma (Napoli, 2017), Museo Madre, Napoli (2016); il Museo Archeologico di Salerno (Salerno – 2014), la Fondazione Morra (Napoli – 2013-2016), il CIAC (Genazzano, Roma – 2009). Il suo lavoro è stato esposto alla Galleria Nazionale (Roma – 2017, 2018), al PetahTikvaMuseum of Art (PetahTikva – 2017), all’American Academy in Rome (Roma – 2013), al Museo Villa Croce (Genova – 2012), al Palazzo delle Esposizioni (Roma – 2008), al Chelsea Art Museum (New York – 2009), alla BJCEM (2014), alla Castelli Gallery (New York – 2019) e in altri luoghi nazionali e internazionali.

Tosatti è vincitore del Premio Frescobaldi (2020), del Premio New York (2017), del Premio Fondazione Ettore Fico (2016) e del Premio Terna (2008).

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