INAUGURATO IL MUSEO DEL DELTA ANTICO DI COMACCHIO (FE)

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10 Apr 17 INAUGURATO IL MUSEO DEL DELTA ANTICO DI COMACCHIO (FE)

Ha inaugurato il 25 marzo, alla presenza del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, il Museo Delta Antico di Comacchio.

A ospitare i 2000 reperti che raccontano la storia di tutto il territorio del Delta del Po, dall’età del bronzo al Medioevo, è uno spazio espositivo di oltre 1000 mq ricavato nell’antico Ospedale degli Infermi di Comacchio, preziosa testimonianza architettonica del riformismo pontificio settecentesco.

Il progetto scientifico e l’allestimento del Museo puntano a valorizzare la ricchezza archeologica del territorio del Delta del Po, configurandosi come luogo attivo di produzione e divulgazione di cultura.

Il percorso espositivo è suddiviso in 5 sezioni. La prima, dedicata al territorio, propone i cambiamenti dell’ambiente deltizio nel corso dei millenni, dalla formazione della Pianura Padana ai giorni nostri. La seconda presenta i rinvenimenti archeologici più antichi della zona, risalenti all’età del bronzo e alla prima età del ferro. La terza sezione è caratterizzata dalla ricostruzione della città e della necropoli di Spina, importantissimo porto commerciale e avamposto etrusco verso le reti orientali di età arcaica e classica. Il cuore della quarta sezione, dedicata all’età romana, è invece l’eccezionale ritrovamento di una nave in Valle Ponti di epoca augustea.

Maggioli Musei, in stretto coordinamento con il Comune di Comacchio, ha curato per il Museo Delta Antico:

  • Sviluppo App con Augmented Reality (realtà aumentata)
  • Sito web www.museodeltaantico.com
  • Assistenza e manutenzione del progetto grafico di identità visiva
  • Produzione esecutiva dei pannelli didattici interni alle Sale del Museo (coordinamento generale, elaborazioni grafiche, elaborazioni di immagini, elaborazioni grafiche per didascalie interne alle teche)

Lo straordinario pregio dei reperti, in buona parte restaurati per l’occasione, è ulteriormente valorizzato dall’utilizzo di diversi strumenti di comunicazione che vanno ad arricchire l’apparato didascalico tradizionale: scenografie in grado di evocare i contesti ambientali, ricostruzione 3D della nave di Valle Ponti, documentari e filmati lungo tutto il percorso, e approfondimenti interattivi scaricando app dedicate.

Il progetto scientifico del Museo, che ha richiesto un lungo lavoro di preparazione, è curato dal Comune di Comacchio e dalla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio e Ferrara ed è stato attuato con il fattivo contributo del Polo Museale dell’Emilia-Romagna, dell’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, dell’Arcidiocesi di Ferrara e Comacchio, e delle Università di Ferrara, Bologna, Venezia e Zurigo.

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