
12 Lug 25 Instagram e le 5 potenzialità (meno ovvie) per raccontare un territorio
Instagram è diventato molto più di una semplice piattaforma visiva: è oggi uno spazio di scoperta culturale, un archivio di micro-narrazioni e una lente attraverso cui reinterpretare luoghi, persone e identità collettive. Per chi lavora nella valorizzazione territoriale — e in particolare per Comuni e amministrazioni locali — Instagram può rappresentare uno strumento strategico per costruire immaginari condivisi, generare relazioni significative e rafforzare la reputazione del territorio in chiave autentica, partecipata e contemporanea.
Di seguito, cinque potenzialità avanzate — e spesso sottovalutate — che Instagram offre nel racconto dei territori.
1. Costruzione di un’estetica territoriale riconoscibile
Ogni luogo ha un proprio linguaggio visivo: i colori di una stagione, la luce di una piazza, i materiali delle architetture, le trame di un tessuto tradizionale. Instagram permette di identificare e codificare questi elementi in una narrazione coerente e riconoscibile, contribuendo alla costruzione di una identità iconografica chiara, accessibile e memorabile.
Un Comune può adottare una direzione visiva consapevole — curando tonalità, tagli fotografici, atmosfere — per rafforzare il proprio posizionamento e imprimersi nella memoria collettiva.
2. Valorizzazione dei vuoti e dei silenzi
Instagram non deve mostrare solo eventi, folle o attrazioni iconiche. Può raccontare il territorio anche nei momenti meno evidenti: la quieta bellezza della bassa stagione, la lentezza di una strada di campagna, il silenzio di un paesaggio innevato o di una piazza al tramonto.
Per i Comuni, questa è un’opportunità per promuovere forme di turismo non stagionale, meno affollate e più sostenibili, rivolte a un pubblico che cerca autenticità, intimità e contatto diretto con i luoghi. Raccontare il tempo vuoto diventa un modo per parlare di un territorio in modo più profondo e meno prevedibile.
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3. Instagram come strumento di ascolto e osservazione sociale
I contenuti generati dagli utenti (User Generated Content) offrono ai Comuni uno strumento prezioso di analisi e monitoraggio: quali luoghi vengono fotografati? Quali hashtag sono usati? Che parole e immagini ricorrono nelle caption?
Questa forma di etnografia digitale consente di cogliere in tempo reale le percezioni spontanee del territorio, di rilevare le sue narrazioni emergenti, le sue aree critiche e le sue eccellenze inattese. È un modo concreto per osservare il territorio attraverso lo sguardo di chi lo vive e lo visita, al di fuori delle narrazioni istituzionali.
4. Ibridazione tra cultura materiale e immateriale
Instagram è uno strumento efficace per connettere ciò che è tangibile — come l’artigianato, l’enogastronomia, le architetture — con ciò che è invisibile ma altrettanto prezioso: le tradizioni, le lingue locali, i gesti quotidiani, le memorie familiari.
Un Comune può usare questo spazio per dare voce alle comunità che custodiscono sapere e memoria, attraverso format fotografici, rubriche dedicate, o il semplice racconto visuale di un oggetto o di un piatto tipico accompagnato dalla sua storia. In questo modo, il feed si trasforma in una vera piattaforma transmediale, dove la cultura prende forma e si tramanda attraverso il digitale.
5. Attivazione della partecipazione attraverso format narrativi collettivi
Instagram permette di coinvolgere attivamente la cittadinanza nella narrazione del territorio.
Attraverso rubriche co-create, take-over affidati ad abitanti, call to action tematiche, o progetti fotografici partecipati, i cittadini diventano narratori del proprio luogo, superando la distinzione tra comunicazione istituzionale e vita vissuta.
Per un Comune, questo significa costruire una comunità digitale locale, aumentare il senso di appartenenza, rafforzare il capitale relazionale e stimolare una partecipazione culturale diffusa.
Instagram per i Comuni: una piattaforma culturale e relazionale
Per i Comuni, Instagram può e deve essere molto più di una vetrina promozionale. Può diventare uno strumento operativo per la governance culturale e turistica del territorio, capace di integrare dimensioni estetiche, sociali e partecipative.
In particolare, Instagram consente ai Comuni di:
- Costruire un immaginario visivo coerente e distintivo, utile al posizionamento turistico e culturale
- Promuovere luoghi, eventi e stagioni fuori dai circuiti turistici dominanti, valorizzando la diversità del territorio
- Osservare e comprendere il racconto spontaneo del territorio da parte di cittadini e visitatori
- Stimolare forme di partecipazione locale, coinvolgendo la comunità nella narrazione condivisa del luogo
- Promuovere un’idea di turismo gentile, in cui il territorio viene raccontato con rispetto, sensibilità e profondità
In un contesto di transizione culturale, climatica e sociale, Instagram può diventare una leva accessibile e potente per trasformare il racconto del territorio in una pratica generativa, capace di attivare visioni, reti e nuove forme di abitare lo spazio pubblico, dentro e fuori dal digitale.
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Articolo a cura di Giorgia Deiuri