INTERVISTE DAI COMUNI: Cora Fattori, Assessore alla Cultura del Comune di Fano

Pubblicato in Interviste, News

05 Mar 23 INTERVISTE DAI COMUNI: Cora Fattori, Assessore alla Cultura del Comune di Fano

Cora Fattori è Assessore alla Cultura del Comune di Fano (PU) dal 2022.
Le abbiamo chiesto progetti, visioni e suggerimenti sulla sua città.

 

Assessore Cora Fattori, su quale progetto culturale state lavorando per il Comune di Fano?

Il Comune di Fano ha un tessuto e un patrimonio culturale sia materiale che immateriale molto ricco, soprattutto per la sua dimensione territoriale. Il nostro progetto culturale principale è mettere tutto ciò a sistema, facendo anche ordine. Stiamo seguendo due filoni strategici in parallelo. Il primo è riqualificare il patrimonio, in particolare ripensando in chiave moderna l’allestimento del Museo Civico Archeologico e Pinacoteca del Palazzo Malatestiano, dove c’è anche carenza di spazi ad esempio per mostre o creazione di cultura attraverso laboratori o attività di restauro. Abbiamo cominciato questo percorso già con la riqualificazione del sistema bibliotecario. In più si aggiunge il recupero delle zone archeologiche nel nostro territorio – Fano è la città di Vitruvio – rendendole più vissute e vivibili possibile. L’altro filone è lavorare sull’importante materiale umano: abbiamo una ricchezza significativa di associazioni culturali di volontariato, compresi due importanti centri studi, il Centro Studi Vitruviani e il Centro Internazionale di Studi Malatestiani. Queste associazioni hanno bisogno di mettersi a sistema ed essere sostenute nello strutturarsi, per raggiungere anche una professionalità interna. L’obiettivo è crescere al meglio dal punto di vista produttivo culturale e sociale, considerando come oggi sono cambiati i ritmi nella vita di ciascuno e ci sia meno tempo da investire in volontariato. Unire le forze significa aumentare il proprio capitale umano a servizio della città.

 

Parliamo ora di Fano come “meta non comune”: quali sono le tre cose assolutamente da fare e vedere secondo lei?

Prima di tutto consiglio di iniziare la visita di Fano dal Museo della Via Flaminia, da cui parte un viaggio verso la romanità che caratterizza un territorio esteso. Parliamo di un ricco patrimonio archeologico, quello dell’antica Fanum Fortunae, cito ad esempio gli scavi di Sant’Agostino o il teatro romano.

Sicuramente poi è piacevole camminare e perdersi nel centro storico, un gioiello tutto vivibile e visitabile con tanti luoghi da scoprire, dal Palazzo Malatestiano alla suggestiva chiesa di San Francesco, da piazza XX Settembre alla chiesa di San Pietro in Valle.

Infine la Rocca Malatestiana, contenitore di spettacoli, e il Bastione Sangallo, sono piacevoli luoghi di ritrovo sia di giorno che di sera, per tutte le età.

Tra qualche anno, ci tengo ad anticiparlo, ci sarà modo di visitare anche la Fabbrica del Carnevale, un grande progetto in fase di realizzazione e che racconterà un aspetto rilevante della nostra città. Diciamo che ci sono molto più di tre cose da fare e vedere a Fano, è difficile la scelta!

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Rivolgiamo l’attenzione ai giovanissimi. C’è un progetto culturale che vorrebbe realizzare per le generazioni future del suo Comune?

Nel nostro Comune abbiamo già molte attività pensate per adolescenti e giovanissimi in collaborazione con associazioni ed enti, ma anche in questo caso stiamo lavorando per metterle a sistema. Facciamo un grande lavoro con il Teatro della Fortuna e con la stagione lirica, attraverso spettacoli e prime dedicati a loro e spesso vengono coinvolte le scuole.

Mi piacerebbe, in aggiunta a ciò, creare uno spazio baricentrico dove i giovani possano trovare iniziative, eventi e altro di loro gradimento. Su questo ci stiamo lavorando.

 

Qual è una delle ultime “mete” culturali che ha visitato? Una mostra, un museo, un borgo, un monumento storico o contemporaneo….

Ho avuto il piacere di visitare Vicenza, in particolare il centro storico e il Palladio Museum. Si è rivelato un percorso museale molto interessante, con una concezione moderna e ben strutturata, da cui prendere sicuramente diversi spunti. Ad esempio il materiale didattico pensato per la visita dei bambini. Mi ha poi affascinato il percorso esterno con le meravigliose ville palladiane. Ho avuto la sensazione che Vicenza sia un luogo molto accogliente e ben organizzato.

 

Se dovesse tornare nella città di Fano dopo 10 anni di assenza, quale sarebbe la prima cosa che vorrebbe sicuramente rivedere o fare?

Non ho dubbi: un giro per il centro storico, arrivando da via Roma verso l’Arco di Augusto, visitare tutti i luoghi che abbiamo citato prima e fare il percorso che costeggia via Mura Sangallo, ha uno scorcio bellissimo. Ma soprattutto camminare con il naso all’aria, per riacquisire quella misura d’uomo che mi piace di Fano. Quella di una cittadina con una vivacità culturale, dove si vive bene e che, volendo, permette anche di raggiungere in poche ore grandi città come Bologna o Milano.

 

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