INTERVISTE DAI COMUNI: Giovanni Bertugli, dirigente del Servizio Promozione della Città e del Turismo del Comune di Modena

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19 Lug 22 INTERVISTE DAI COMUNI: Giovanni Bertugli, dirigente del Servizio Promozione della Città e del Turismo del Comune di Modena

Giovanni Bertugli è Dirigente del Servizio Promozione della Città e del Turismo del Comune di Modena. Gli abbiamo chiesto progetti, visioni e suggerimenti sulla sua città.

Su quale progetto turistico/culturale state lavorando per il Comune di Modena?

Sono diversi i progetti su cui stiamo lavorando seguendo tre principali linee di intervento entro le quali sono sottese le diverse progettualità: coordinamento delle attività di informazione, promozione e commercializzazione del territorio all’interno di una strategia unitaria, continuità e innovazione nell’attività di promozione del territorio, continuo miglioramento dei servizi di accoglienza e di fruizione dei luoghi turistici, in termini di servizio online (prenotazione e pagamenti), coordinamento orari, qualità dell’accoglienza e dei servizi di visita.

Per citare solo alcuni esempi di progettualità in corso:

  • Campagna di digital marketing “Modena – Ti Tocca Venire”
  • Restyling del brand ‘VisitModena’ e produzione di una nuova linea di merchandising a marchio;
  • Campagna di influencer marketing “Lost in Modena”;
  • Nuova offerta di visita con itinerari a piedi e in bicicletta a Modena e provincia per rispondere alla crescente domanda per attività outdoor: 25 itinerari su VisitModena in partnership e con gli standard della piattaforma Outdooractive;
  • Nuovo catalogo di esperienze offerte da operatori privati del territorio, prenotabili e a pagamento su VisitModena;
  • Nuovo progetto di valorizzazione e promozione del Sito Unesco e della città Creativa – Media Arts.

Senza dimenticare il portale www.visitmodena.it, punto di riferimento per l’informazione e l’accoglienza turistica e l’offerta culturale e di eventi. Rappresenta la nostra organizzazione.

 

Parliamo ora di Modena come “meta non comune”: quali sono le tre cose assolutamente da fare e vedere secondo lei?

A dire la verità sono almeno 10 i luoghi assolutamente da vedere, come suggeriamo nel nostro sito di promozione visitmodena.it: il Sito Unesco di Modena (la Cattedrale di Modena, la Torre Civica e Piazza Grande), Mercato Albinelli, Palazzo dei Musei, Palazzo ducale, Monastero di san Pietro, Museo della Figurina, Teatro comunale Pavarotti-Freni, Casa Musei Luciano Pavarotti, la visita di una acetaia, Museo Enzo Ferrari. A questo punto possono scegliere i lettori!

 

Rivolgiamo l’attenzione ai giovanissimi. C’è un progetto turismo o culturale che vorrebbe realizzare per le generazioni future del suo Comune?

L’attenzione ai giovani dovrebbe essere sempre massima e, mi permetto di dire, maggiore di quella che mediamente prestiamo anche in ambito turistico-culturale. In questa direzione occorre, a mio parere, riprogettare i sistemi di fruizione culturale utilizzando le nuove tecnologie e nuovi canali di comunicazione. Anche i linguaggi, in termini di storytelling, vanno adeguati alle nuove generazioni. In questo periodo stiamo sperimentando un progetto dedicato ad un target 18-35 anni che utilizza, come testimonial di promozione della città e del territorio, gli influencer. Il progetto si chiama Lost in Modena ed è un tentativo di sperimentazione che va nella direzione dei nuovi strumenti e nuovi linguaggi.

Sempre in questa direzione, abbiamo recentemente concluso un progetto sperimentale con una scuola tecnica superiore di Modena “Indirizzo Produzioni Tessili Sartoriali” dove abbiamo chiesto agli studenti, ovviamente coordinati dal loro corpo docente, di progettare una serie di prodotti che potessero rappresentare le caratteristiche della nostra città tra tradizione, autenticità e innovazione. I risultati, presentati in evento pubblico, sono stati straordinari.

 

Qual è una delle ultime “mete” turistiche/culturali che ha visitato? Una città, un borgo, una mostra, un museo, un monumento storico o contemporaneo….

L’ultimissima meta (sono tornato da poco) è stata la Carinzia, in Austria, in particolare la città di Klegenfurt. Ho partecipato ad una gara internazionale di triathlon e ho avuto modo di verificare come sono riusciti a realizzare un grande evento sportivo valorizzando turisticamente i luoghi, i servizi e la qualità dell’accoglienza. Tutto ciò in perfetto equilibrio con i residenti e i turisti presenti. Questi aspetti di sostenibilità, di qualità degli eventi di grande richiamo, ma anche di equilibrato inserimento nei contesti locali, sono temi molto importanti per le città.

 

Se dovesse tornare nella sua città dopo 10 anni di assenza, quale sarebbe la prima cosa che vorrebbe sicuramente rivedere o fare?

Sicuramente salirei sulla Torre Ghirlandina per riconquistare la vista sulla città. Poi, dopo una passeggiata nel centro storico, sceglierei uno tanti ristoranti di qualità della città, magari sedendomi in un dehor per mangiare un piatto di tortellini. In tale contesto ascolterei e ri-vedrei con piacere le persone di Modena e le esperienze uniche fatte di persone, monumenti, luoghi e piazze. Vivrei la città come può fare oggi un turista, con una esperienza ogni volta nuova, mai ripetitiva, dove si è accolti in modo spontaneo nell’atmosfera di tutti i giorni.

 



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