INTERVISTE DAI COMUNI: Michela Romagnoli, assessore turismo e cultura del Comune di Sant’Elpidio a Mare

Pubblicato in Interviste, News

19 Nov 22 INTERVISTE DAI COMUNI: Michela Romagnoli, assessore turismo e cultura del Comune di Sant’Elpidio a Mare

Michela Romagnoli è assessore al turismo e alla cultura del Comune di Sant’Elpidio a Mare da luglio 2022.  Le abbiamo chiesto progetti, visioni e suggerimenti sulla sua città.

 

Su quale progetto culturale/turistico state lavorando per il Comune di Sant’Elpidio a Mare?

La nuova giunta si è insediata lo scorso luglio, per cui siamo ancora in fase di rodaggio. Abbiamo tante idee e progetti da pianificare, che non vanno improvvisati ma piuttosto ponderati se si desidera creare un’identità di lustro e di lungo termine per la città. Sant’Elpidio a Mare è un paese che ritengo abbia bisogno di rinascere e di valorizzare le sue numerose risorse ed eccellenze. Possiamo comunque anticipare che il 2023 sarà l’anno del recupero di diversi contenuti culturali, come previsto nelle nostre linee programmatiche, grazie all’intercettazione dei fondi del PNRR volti alla rigenerazione urbana, alla riqualificazione, all’adeguamento e soprattutto all’accessibilità di immobili di proprietà comunale. Il centro storico vivrà quindi una fase di grande fermento: i luoghi coinvolti sono la Chiesa di San Francesco, l’ex Convento dei Filippini sede dei Musei Civici, il salone della Basilica della Misericordia, l’ex Monastero delle Benedettine, l’edificio che ospitava la Cassa di Risparmio, l’ex Casa del Fascio. Verranno restituiti alla cittadinanza con varie funzionalità.

Con Maggioli Cultura continueremo un percorso di sviluppo culturale per integrare arte, storia, turismo e cittadinanza. Protagonista del progetto è il nostro circuito museale: la Pinacoteca Civica “Vittore Crivelli”, il Museo della Calzatura “Cav. Vincenzo Andolfi”, la Basilica Lateranense di Maria Santissima della Misericordia, la quadreria del Palazzo Comunale e infine la Chiesa della Madonna dei Lumi, poco distante dal centro storico e utilizzata anche per eventi. Parallelamente verranno realizzati incontri di vario genere per coinvolgere cittadini e turisti di ogni età.

Stiamo infine definendo il significativo progetto “Digital SEM”, grazie al portale web www.santelpidioturismo.it che abbiamo da poco pubblicato in una nuova versione più performante. Il progetto riguarderà la Pinacoteca Civica, il Museo della Calzatura, le chiese e i monumenti, con diversi livelli di interessi e approfondimenti. Siamo oggi di fronte ad un nuovo approccio ai beni culturali, da conoscere anche “a porte chiuse” attraverso gli strumenti digitali. Il visitatore, infatti, è volto interamente all’esperienza personale, attivando tutti i suoi sensi con un’animazione interattiva. Ci tengo a precisare che il digitale non sostituisce le presenze, ma è un “alleato” della visita, perché a servizio di eventuali esigenze di mobilità e di tempo oppure alimenta la stessa curiosità a venire a Sant’Elpidio a Mare.

 

Parliamo ora di Sant’Elpidio a Mare come “meta non comune”: quali sono le tre cose assolutamente da fare e vedere secondo lei?

Prima di tutto consiglio una passeggiata nel centro storico: con il percorso da porta Romana e lungo corso Baccio con i palazzi nobiliari, le chiese, il teatro “Luigi Cicconi”, i Musei Civici, le piazzette fino a piazza Matteotti che è il cuore di Sant’Elpidio a Mare con il Palazzo Comunale, la Torre Civica, la Perinsigne Collegiata di Sant’Elpidio Abate e la Basilica Lateranense di Maria SS. della Misericordia.

Da non perdere poi l’Osservatorio astronomico Elpidiense  “M. Bertini” a Castellano, una frazione di Sant’Elpidio a Mare. È l’unico osservatorio nella provincia di Fermo ed attrae e affascina un incredibile numero di visitatori, in particolare d’estate. Nel 1987 ospitò il primo convegno nazionale di gnomonica e successivamente anche l’astrofisica Margherita Hack.

Altro luogo molto suggestivo è la Basilica Imperiale di Santa Croce al Chienti a Casette d’Ete. Consacrata nell’anno 887, rappresentò fino al XIII secolo uno dei più importanti insediamenti benedettini nelle Marche. Per Natale, tra l’altro, sarà allestito al suo interno un suggestivo presepe vivente, organizzato da un’associazione molto attiva nella frazione e che ringrazio per il prezioso lavoro.

Vorrei dare un suggerimento a chi si troverà a Sant’Elpidio a Mare nella seconda domenica di agosto: è imperdibile la Contesa del Secchio, la nostra rievocazione storica. Ripropone la tradizione secondo cui i Maggiorenti del Comune decisero di indire una gara tra le quattro contrade cittadine per decidere chi dovesse attingere per prima l’acqua dal pozzo della città, mettendo fine ai continui litigi tra le comari. Un evento che mi auspico venga valorizzato sempre più, per la sua particolarità e per la passione cittadina che lo anima.

 

Rivolgiamo l’attenzione ai giovanissimi. C’è un progetto culturale che vorrebbe realizzare per le generazioni future del suo Comune?

Per i giovani e giovanissimi abbiamo già numerose iniziative: in biblioteca con il teatro ragazzi, prodotto dall’Associazione Lagrù, e la stagione di prosa al Teatro Cicconi e nei centri di aggregazione giovanile, particolarmente attivi, sia in centro storico che a Casette d’Ete. Offrono molte attività dalla musica all’arte, dall’informatica allo sport. Anche i musei propongono visite e attività ludiche e didattiche per scuole e famiglie, per avvicinarli alla cultura in modo divertente e partecipato, sempre sotto la guida degli operatori di Maggioli Cultura.

Personalmente ho poi un desiderio proprio per i giovanissimi: sviluppare un progetto dedicato al freestyle e alla street art, per portare decoro a siti della periferia che necessitano di essere migliorati. Potrebbero essere gli stessi giovani a dare il loro contributo significativo, anche a tema. Sempre facendo attenzione ad armonizzazione lo storico con l’antico e il contemporaneo, un aspetto a cui tengo particolarmente. Vorrei infine realizzare eventi musicali con generi pensati proprio sul loro target.

 

Qual è una delle ultime “mete” turistiche/culturali che ha visitato? Una città, un borgo, una mostra, un museo, un monumento storico o contemporaneo….

La mostra “Van Gogh” a Palazzo Bonaparte a Roma, che celebra la grandezza universale di uno dei massimi esponenti della storia dell’arte mondiale. Nonostante le vicende tormentate della sua vita, ha realizzato capolavori con uno stile unico.

Sempre a Roma ho visitato a Galleria Borghese l’interessante mostra “Meraviglie senza tempo. Pittura su pietra a Roma tra Cinquecento e Seicento”, dedicata al pittore veneto Sebastiano del Piombo e all’invenzione della pittura su pietra. Forse già prima del Sacco di Roma del 1527, questo artista elaborò la tecnica della pittura a olio su pietra, consapevole di resuscitare una pratica antica citata da Plinio. Le terribili devastazioni dovute al saccheggio decretarono proprio il successo della sua invenzione.

 

Se dovesse tornare nella sua città dopo 10 anni di assenza, quale sarebbe la prima cosa che vorrebbe sicuramente rivedere o fare?

C’è un luogo di Sant’Elpidio a Mare a cui sono particolarmente legata, fin da piccola: veniva chiamato Belvedere degli innamorati. Oggi è conosciuto come lo Spiazzo de Nazzà, ma il prossimo 4 dicembre lo intitoleremo di nuovo con il nome originale che caratterizzava fortemente il suo fascino. Il Belvedere degli innamorati è un luogo magico, con una vista mozzafiato sui Sibillini e sulle vallate. Qui la leggenda e l’immaginario si fondono insieme: riporteremo in luce infatti la storia del tragico amore di Lotario e Imelda, il tipico amor cortese fra il cavaliere e la sua dama che avvenne a Sant’Elpidio a Mare. Proseguirei poi la mia passeggiata percorrendo i vicoli del centro storico, davvero un piacevole labirinto, per affacciarmi in altri scorci sul mare e sulle colline intorno, tutti diversi tra loro. Mi fermerei ad ammirare le vetrina dei negozi del centro e a gustare un bel piatto tipico in uno dei nostri ristoranti. Spererei poi che tra dieci anni si potesse arrivare in bicicletta con un percorso fino alla Basilica di Santa Croce. E finirei il mio giro con lo shopping alla Tod’s, che sicuramente tra dieci anni sarà ancora fiore all’occhiello del nostro settore  calzaturiero.

 

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