INTERVISTE DAI COMUNI: Riccardo Sacchi, Assessore al Turismo di Macerata

Pubblicato in Interviste, News

04 Ago 23 INTERVISTE DAI COMUNI: Riccardo Sacchi, Assessore al Turismo di Macerata

Riccardo Sacchi è Assessore al Turismo del Comune di Macerata dal 2020.
Gli abbiamo chiesto progetti, visioni e suggerimenti sulla sua città.

Assessore Sacchi, su quale progetto turistico state lavorando per il Comune di Macerata?

Il nostro obiettivo è incrementare i flussi attraverso l’organizzazione di eventi di qualità e di richiamo nazionale e internazionale. Tra gli esempi posso citare Sferisterio Live, la rassegna di musica pop e rock con artisti e band di altissimo livello. Nell’edizione 2023 hanno già calcato il palco dello Sferisterio The Lumineers, Simply Red, Deep Purple e David Garrett che hanno registrato un afflusso di pubblico internazionale con il pieno delle strutture ricettive e ristorative. Tra i prossimi appuntamenti previsti ci saranno Mr.Rain, Robert Plant, Madame, Massimo Ranieri e Antonello Venditti e Francesco De Gregori. Per noi è importante, inoltre, sostenere le iniziative dell’associazionismo locale in modo da incentivare i flussi anche durante la bassa stagione, favorire la destagionalizzazione e generare incoming e indotto economico durante tutto l’anno.

Desideriamo oltremodo implementare i circuiti di visita, come i Cammini Lauretani, progetto turistico promosso da Fondazioni e Diocesi delle Marche, sotto il coordinamento del Tavolo di Concertazione dei Cammini Lauretani per strutturare, attrezzare e comunicare, attraverso i finanziamenti europei, un percorso di fede attraverso i nostri meravigliosi territori. Le tappe del cammino rientrano nel progetto Distretto Culturale Evoluto “I Cammini lauretani”, nato al fine di recuperare la pratica dei pellegrinaggi verso la Santa Casa di Loreto e valorizzare il territorio dal punto di vista storico e culturale.

Altro dato molto importante: stiamo completando il percorso del City Brand per creare sempre maggiore appeal intorno all’immagine della città e renderla riconoscibile come simbolo identitario del nostro territorio. È uno degli obiettivi di mandato e sarà divulgato nei prossimi mesi: si tratta di un progetto che contribuirà a dare maggiore visibilità a Macerata.

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Parliamo ora di Macerata come “meta non comune”: quali sono le tre cose assolutamente da fare o da vedere, secondo lei, per chi visita la vostra città?

Sicuramente lo Sferisterio, che è contenitore e contenuto: è il monumento simbolo della città di Macerata ed è stato realizzato nel 1829 come stadio per il gioco della “palla al bracciale”. Oggi al suo interno si svolge uno dei festival operistici più interessanti del panorama internazionale, il Macerata Opera Festival (MOF), oltre a Sferisterio Live. È inoltre parte integrante dei luoghi culturali di visita della città insieme ai Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi, che contengono il Museo della Carrozza, la Collezione di Arte Antica e Moderna e la Galleria dell’Eneide.

Macerata è, anche grazie ad altri appuntamenti di caratura nazionale, città dei Festival con eventi di vario genere; tra questi ricordiamo “Macerata Racconta” – che vede ospiti, tra gli altri, tutti i finalisti del Premio Strega – Overtime e Musicultura, festival della Canzone popolare e d’autore che porta Macerata alla ribalta su Rai Radio 1 e su Rai 1.

Rivolgiamo l’attenzione ai giovanissimi. C’è un progetto turistico che state portando avanti a Macerata, oppure che vorrebbe realizzare, per le generazioni future?

Da poco siamo risultati vincitori di un bando PNRR con il progetto “MaMa Tourism Rebuild” per la valorizzazione del patrimonio storico-culturale, ambientale e sociale del territorio, aggiudicandoci un finanziamento di 2 milioni e 500mila euro. Si tratta di un partenariato pubblico-privato che ha come obiettivo finale la costituzione di una DMS (Destination Management System) dell’intero territorio coinvolto, ovvero un sistema integrato di servizi rivolti ad una platea turistica internazionale, che mette in rete tutti i comuni della Marca Maceratese e di cui Macerata è capofila. Dopo un’analisi preliminare del contesto, un monitoraggio dei flussi turistici e l’elaborazione di un modello di marketing, si procederà a mettere in campo un intervento di digitalizzazione grazie alla creazione di una piattaforma che possa ospitare circa 1400 strutture turistiche. Gli obiettivi sono aumentare lo sviluppo del tessuto locale produttivo e creativo del turismo digitale, migliorare la diffusione e la distribuzione del prodotto turistico locale sul mercato italiano e internazionale e garantire la massima visibilità dell’offerta turistica generata dal territorio. Tra le fasi di azione ci sono anche la progettazione e la realizzazione di contenuti editoriali e redazionali di comunità, il coinvolgimento degli stakeholder del territorio e la creazione di un’associazione tematica locale tra comuni che sia aperta ai privati. Il progetto, infine, prevede anche l’organizzazione di un modello di comunicazione che promuova le ricchezze del territorio con contenuti narrativi e descrittivi originali che valorizzino il patrimonio materiale e immateriale. Si tratta, quindi, di un progetto particolarmente rivolto a giovani e giovanissimi e allo sviluppo di professionalità ed opportunità lavorative.

A Macerata, inoltre, è data sempre particolare attenzione alle fasce più giovani con eventi dedicati. Va sottolineato, infine, che abbiamo tutta l’offerta formativa e siamo anche sede della quarta Università più antica d’Italia e terza nella classifica di qualità dei medi atenei, oltre ad ospitare l’Accademia di Belle Arti. Valorizzeremo, costantemente, le interazioni e le sinergie tra questo ricchissimo mondo formativo, a vantaggio di una valorizzazione del territorio dal punto di vista turistico e culturale. Un patrimonio su cui è necessario investire con continuità e prospettiva.

Qual è, Assessore, una delle ultime “mete” culturali/turistiche che ha visitato? Un borgo, un’attrazione turistica, una mostra, un monumento storico o contemporaneo…

Amo molto viaggiare e soprattutto in Italia. In quanto a bellezze artistiche, architettoniche, storiche, paesaggistiche e varietà enogastronomiche abbiamo una ricchezza incredibile. Sicuramente il viaggio più bello sarà sempre il prossimo: in particolare visiterò nelle prossime settimane la Sicilia e la Puglia. Tra le regioni italiane che preferisco c’è comunque la Toscana, un modello di comunicazione e organizzazione turistica a cui guardare adattandolo alle nostre specificità; va riconosciuto comunque che la Regione Marche sta facendo un ottimo lavoro in questa direzione.

Se dovesse tornare nella città di Macerata dopo 10 anni di assenza, quale sarebbe la prima cosa che vorrebbe sicuramente rivedere o fare?

Sono innamorato della mia città e spero vivamente di non aver necessità di stare così tanto tempo lontano. Dovesse succedere, nel tornare mi recherei sicuramente allo Sferisterio immaginando una delle tante serate estive come quelle che stiamo vivendo in questi giorni con i vari eventi. Cercherei di rivivere le tante emozioni che restano nei ricordi e che sono custodite tra le mura della nostra Arena. Altra cosa che farei, guardare le mura e il caseggiato antico per ammirare il colore del mattonato bianco e rosa, molto particolare e del tutto unico. Per finire con un saporito piatto di vincisgrassi, da gustare proprio dentro lo Sferisterio.


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