INTERVISTE DAI COMUNI: Roberta Baggia, Assessore al turismo del Comune di Caldes

Pubblicato in Interviste, News

19 Mar 23 INTERVISTE DAI COMUNI: Roberta Baggia, Assessore al turismo del Comune di Caldes

Roberta Baggia è Assessore al turismo – eventi – valorizzazione prodotto territoriale del Comune di Caldes (TN) dal 2020.
Le abbiamo chiesto progetti, visioni e suggerimenti sulla sua città.

Su quale progetto turistico state lavorando per il Comune di Caldes?

Caldes è un piccolo comune (1 dei 13 della Val di Sole), prevalentemente agricolo circondato da numerosi meleti, all’ingresso da est della Val di Sole. Si trova a circa 700 m di altitudine e conta poco più di mille abitanti. Caldes, con le sue frazioni Samoclevo, San Giacomo, Cassana, Tozzaga, Bordiana e Bozzana, è il comune che occupa la parte bassa della Val di Sole.
Da qualche anno, grazie ad una stretta sinergia tra Castello del Buonconsiglio monumenti e collezioni provinciali e l’Azienda per il Turismo della Val di Sole, stiamo valorizzando l’importante sede museale di Castel Caldes, organizzando delle mostre di richiamo. In particolare: “LA COLLEZIONE CAVALLINI SGARBI da Niccolò Dell’Arca a Francesco Hayez”, “VITE DI CORSA. La bicicletta ed i fotografi di Magnum. Da Robert Capa ad Alex Majoli” e “VIVERE IN ALTO. Uomini e montagne dai fotografi di Magnum da Robert Capa a Steve McCurry”.
In corrispondenza poi dell’apertura della stagione estiva, sempre in stretta collaborazione con l’Azienda per il Turismo della Val di Sole, organizziamo un grande festival di artisti di strada intitolato “Arcadia Street FestiVal di Sole”. Caldes, infatti, per due giorni diventa un palcoscenico a cielo aperto, con i migliori artisti di strada internazionali e molte eccellenze culinarie, sempre in versione street food, realizzate con prodotti del territorio dalle Associazioni del paese.

Parliamo ora di Caldes come “meta non comune”: quali sono le tre cose assolutamente da fare e vedere secondo lei?

Come avrà intuito dalla risposta precedente, una visita al Castello di Caldes la reputo ovviamente d’obbligo. Abbinata comunque alla visita dell’imponente maniero, è assolutamente da fare una passeggiata nel centro storico di Caldes, caratterizzato da edifici dall’architettura rurale, alternati a palazzi signorili della nobiltà locale che rivelano un’alta qualità architettonica.

Il secondo suggerimento è un’escursione lungo il Sentiero Val di Sole, realizzato su un antico canale irriguo che proveniva dalla vicina Val di Rabbi e in diletto del luogo chiamato La lèc. È un percorso molto comodo, che si snoda tra boschi e frutteti, lungo tratti di strada forestale, tratti di strade di campagna e tratti di sentiero, offrendo bellissimi scorci sulle piccole frazioni comunali sottostanti. Dal sentiero è possibile anche, con delle piccole deviazioni, raggiungere i vari paesini del comune, dove si può sostare per un ristoro nelle varie strutture agrituristiche presenti. È un sentiero ricco di spunti naturalistici e di storia. A monte dell’abitato di Caldes, nella frazione di Samoclevo, dal sentiero si può infatti godere della vista, anche se solo esternamente, dell’omonima Rocca, antico complesso fortificato. Per raggiungere poi le frazioni più a valle, si attraversano paesaggi con antichi terrazzamenti, segno della vita agricola di un tempo. Il sentiero conduce, poi, all’abitato di San Giacomo dove per gli appassionati di sport outdoor è presente una rinomata palestra di roccia chiamata “Sassias”. Proseguendo per raggiungere altre due frazioni del comune, sono tuttora ben visibili le feritoie di osservazione e i camminamenti scavati nel terreno, delle cosiddette “Trincee” di Bordiana e Bozzana con i ruderi di postazioni risalenti all’epoca della Grande Guerra.

Per rimanere sull’aspetto naturalistico, ed in questo caso con un legame molto forte con il torrente Noce, il comune di Caldes offre due luoghi straordinari per gli amanti delle attività outdoor e degli sport fluviali come il rafting e la canoa, che sorgono proprio sulle rive del famoso torrente: Le Contre e Ponte Stòri. Offrono entrambi dei grandi parchi attrezzati sia per lo svago che per il relax. Il Centro sportivo delle Contre nasce nel 1993 per ospitare i campionati mondiali di Canoa e Kayak sul fiume Noce.

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Rivolgiamo l’attenzione ai giovanissimi. C’è un progetto turistico/culturale che vorrebbe realizzare per le generazioni future del suo Comune?

Caldes, come anticipato prima, è un piccolo comune montano  prevalentemente agricolo ed è proprio grazie a questa sua caratteristica che possiamo godere di un ambiente curato. Quello che potrebbe essere uno sviluppo sostenibile collegato alla sua identità, sarebbe la crescita di un’imprenditoria legata al mondo della ricettività agrituristica che favorirebbe una valorizzazione turistica rurale dei nostri paesaggi ed una promozione dei nostri centri abitati, ricchi di storia e di tradizione.

Qual è una delle ultime “mete” turistiche/culturali che ha visitato? Una mostra, un museo, un borgo, un monumento storico o contemporaneo…

Sono una persona molto appassionata di arte e cultura. Per cultura intendo però anche tutte quelle attività che sono racchiuse nelle risorse culturali immateriali, come eventi, sagre, artigianato ed enogastronomia. Le confido anche che una delle mie passioni è l’enogastronomia, infatti sono Sommelier per passione. E grazie a questa mia passione, ho viaggiato molto alla scoperta di luoghi che mi hanno consentito di degustare vini autoctoni spesso collegati a piccole realtà territoriali e di scoprire quindi paesaggi, borghi e persone davvero indimenticabili. Penso a luoghi come Dolceacqua in Liguria con il fascino dei suoi ponti e carruggi, piuttosto che Carema nell’alto Piemonte con i suoi caratteristici terrazzamenti, dove i “pilun” che sostengono i vigneti allevati a Pergola rendono questo ambiente un museo a cielo aperto.

Chiaramente per un appassionato di arte, ed al netto ovviamente dei musei presenti nel nostro Trentino che do per scontato l’averli visitati più volte, una visita ai famosi musei nazionali ed internazionali non può mancare. La lista è quindi lunga e non saprei quale scegliere, dagli Uffizi, ai musei della nostra Capitale, dal museo di Reggio Calabria a quelli di Napoli, Torino oppure Ravenna, dal Guggenheim di Bilbao all’Australian Museum di Sydney, passando per la casa museo di Monet a Giverny.

Se dovesse tornare nella città di Caldes dopo 10 anni di assenza, quale sarebbe la prima cosa che vorrebbe sicuramente rivedere o fare?

Mi immagino che arriverei a Caldes con la ferrovia, la cui fermata si trova proprio davanti al Castello. Mi fermerei come sempre ad ammirarlo nella sua maestosa bellezza, farei due passi nel borgo e mi fermerei al piccolo bar del paese, salutando gli amici ritrovati e brindando con un buon vino del Trentino.

 

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