INTERVISTE DAI COMUNI: Sonia Bettucci, assessora attività culturali e di promozione turistica di Longiano

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05 Nov 22 INTERVISTE DAI COMUNI: Sonia Bettucci, assessora attività culturali e di promozione turistica di Longiano

Sonia Bettucci è assessora alle attività e manifestazioni culturali e di promozione turistica del territorio e relativi bandi di finanziamento del Comune di Longiano dal luglio 2022. Le abbiamo chiesto progetti, visioni e suggerimenti sulla sua città.

 

Su quale progetto culturale/turistico state lavorando per il Comune di Longiano?

La nuova giunta di cui faccio parte si è insediata lo scorso luglio, abbiamo quindi iniziato a lavorare su diverse progettualità innovative in ambito sia turistico che culturale, ancora in fase embrionale e non ben strutturate per darne notizia. Posso segnalare, però, che a breve sarà avviata la stagione del Teatro Petrella, quest’anno divisa in due rassegne. La prima, dal titolo “Ringrazia che sono una Signora”, inizia l’11 novembre e raccoglie quattro spettacoli dedicati al mondo delle donne nelle varie eccezioni. La manifestazione, programmata nei mesi di novembre e dicembre, è inserita nel periodo in cui si celebra la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. È un programma teatrale di cui sono particolarmente orgogliosa. Prendendo spunto dalle parole della canzone di Romina Falconi che invita le donne a combattere con dignità senza ulteriore violenza, propone un programma articolato in cui diversi linguaggi artistici, arte, musica, teatro, fumetto, dialogano tra loro per diventare portatori di un messaggio contro la violenza di genere.

La seconda rassegna parte da gennaio, si intitola “Doppio fondo” e prevede altri sei spettacoli. Vuole indagare i comportamenti degli uomini e di come spesso ci si faccia condizionare dall’apparenza senza conoscere effettivamente quello che si cela nella vita delle persone. Storie che sembrano perfette ma che nascondono un “doppio fondo” inaspettato. Invito con piacere a seguire questa nostra stagione teatrale fin dal primo appuntamento dell’11 novembre.

 

Parliamo ora di Longiano come “meta non comune”: quali sono le tre cose assolutamente da fare e vedere secondo lei?

Sicuramente il Teatro Errico Petrella, un autentico gioiellino di teatro all’Italiana che è stato anche uno dei primi esempi a livello nazionale per la promozione delle “residenze creative”, offrendo alle compagnie e ai gruppi musicali non solo un palcoscenico su cui provare, ma anche delle foresterie per il soggiorno degli artisti e dei tecnici a Longiano. Si può abbinare alla visita alla Fondazione Tito Balestra che conserva la collezione del poeta Tito Balestra, a cui Longiano ha dato i natali, insieme con opere d’arte del Novecento di artisti di fama internazionale tra cui Guttuso, Matisse, Chagall, De Pisis e Morandi. Tra l’altro è un posto con una vista bellissima e vicino ci sono altri musei che completano l’offerta culturale.

Consiglio poi un percorso eco-sostenibile attraverso i sentieri che proseguono anche nel territorio intorno a Longiano, per stare immersi in una splendida natura in nome di un turismo “lento” e ad impatto zero a cui come Amministrazione crediamo molto.

Infine chiuderei con il percorso enogastronomico, scegliendo tra i ristoranti di qualità e ricercatezza della nostra città, che vanta anche un ristorante con una stella Michelin.

 

Rivolgiamo l’attenzione ai giovanissimi. C’è un progetto culturale che vorrebbe realizzare per le generazioni future del suo Comune?

Credo che i progetti dedicati ai giovanissimi siano fondamentali, anche per mia esperienza professionale. Se oggi sono un’addetta culturale è grazie proprio all’ingresso in età giovane in un teatro dal quale, come dico spesso, non sono mai uscita! Mi piacerebbe trovare dei progetti che vedano i giovani di Longiano coinvolti in prima persona come curatori e non solo fruitori, così da appassionarli in pieno. Penso ad esempio ad un progetto incentrato sulla musica e in particolare sui gruppi musicali del territorio, non sempre presi sufficientemente in considerazione nelle programmazioni culturali della città. Abbiamo avuto di recente un evento di successo organizzato dal nuovo consiglio direttivo della Proloco che vede nella sua compagine proprio molti giovani: si è propagata un’energia molto bella e davvero positiva. Il mio obiettivo nei prossimi cinque anni è perseguire questa linea, chiaramente andando incontro ai giovanissimi con progetti che sentano affini alla loro età, gusti e passioni.

 

Qual è una delle ultime “mete” turistiche/culturali che ha visitato? Una città, un borgo, una mostra, un museo, un monumento storico o contemporaneo….

Ho visitato con piacere la Biennale d’arte di Venezia, curata da Cecilia Alemani. E poi a Firenze ho assistito alla prima prova dello spettacolo teatrale dell’attrice e performer Silvia Calderoni, un nuovo lavoro entusiasmante.

 

Se dovesse tornare nel suo borgo dopo 10 anni di assenza, quale sarebbe la prima cosa che vorrebbe sicuramente rivedere o fare?

Non ho dubbi: varcherei subito l’ingresso del Teatro Petrella, per mia passione personale. Ma poi l’aspetto che più mi starebbe a cuore è vedere se a Longiano è rimasta la qualità dello stare che nel 1992 ci ha fatto diventare uno dei luoghi ideali per vivere, promossi dalla rivista Airone. Longiano era tra i 10 paesi finalisti con il sottotitolo “Dove vivere è bello”. Vorrei ritrovare proprio questo stare bene, ovviamente composto da tanti fattori. Siamo un paese piccolo, ma con un’offerta culturale e turistica ampia e variegata. Vorrebbe dire che in questa mia ipotetica assenza di dieci anni si è guardato ad una cura del bene comune e alla qualità dei servizi e dell’offerta.

 



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