A PALAZZO BARBERINI DI ROMA, SEI CAPOLAVORI DI LOTTO, SAVOLDO E CARIANI

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05 Apr 17 A PALAZZO BARBERINI DI ROMA, SEI CAPOLAVORI DI LOTTO, SAVOLDO E CARIANI

Continuano le piccole e preziose mostre della Galleria Nazionale d’Arte Antica, questa volta con «Venezia scarlatta: Lotto, Savoldo, Cariani» a Palazzo Barberini dal 15 marzo all’11 giugno, a cura di Michele Di Monte. La collaborazione con i più grandi musei di tutto il mondo ha riunito per l’occasione  sei capolavori cinquecenteschi  di area veneta, provenienti uno a testa da Metropolitan, Louvre e Prado, due dall’Accademia Carrara di Bergamo  e uno «interno» dalla  Galleria Corsini.

Il tema originale è «il senso del rosso» dei pittori a Venezia, la sua valenza estetica quanto simbolica in tele tutte realizzate nel giro di poco più di un decennio, tra 1520 e 1530 circa.

Nel gioco dei confronti tra dipinti che trattano temi piuttosto diversi, dalle scene sacre ai ritratti profani, le opere in mostra delineano «in forma estremamente concentrata ancorché compendiaria, il rapido sviluppo di variabili e innovativi atteggiamenti nei confronti di tradizione, scelte di gusto della committenza, istanze di moda più o meno dominanti, in una complessa trama di rimandi, osservazioni reciproche, strategie mimetiche e appropriazioni imprevedibili», legate tutte al filo rosso, tipico di quel contesto e in quegli anni, «della materialità della pittura, ovvero, complementariamente, della pittura della materialità», prosegue Di Monte, intesa anche come «luogo di investimento simbolico e rivendicazione socio-culturale, contrassegno di orgoglio civico e municipale non meno che strumento di affermazione della professionalità del pittore».

Si tratta di pitture magnifiche, un vero godimento in particolare per gli appassionati di Lorenzo Lotto. Completano la mostra il ritratto di Giovanni Benedetto Caravaggi di Giovanni Cariani, e il san Matteo di Savoldo.



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