PNRR: BANDI E FONDI PER IL TURISMO E LA CULTURA – Il “Giro d’Italia” della Cultura promosso dal PNRR

Pubblicato in Attualità, News

04 Lug 22 PNRR: BANDI E FONDI PER IL TURISMO E LA CULTURA – Il “Giro d’Italia” della Cultura promosso dal PNRR

Il 23 giugno scorso è stato senz’altro un giorno memorabile per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e per la nostra cultura. Con una serie di decreti emessi dal Ministero della Cultura è stato infatti dato il via ufficiale al più imponente intervento di valorizzazione del patrimonio culturale diffuso (a torto considerato “minore”) del nostro Paese. Grazie agli 1,8 miliardi di euro messia disposizione dal Piano sarà ora possibile avviare gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica di 274 cinema, 348 teatri e 120 musei; dell’attrattività di 310 borghi; della valorizzazione di 134 parchi e giardini storici e di adeguamento sismico e messa in sicurezza di 257 luoghi di culto, torri e campanili e il restauro di 286 chiese. Cui vanno aggiunti 43 milioni destinati agli oltre 300 interventi per il restauro paesaggistico e la valorizzazione culturale del patrimonio rurale.

Un programma vasto, ambizioso e capillare che il MiC ha varato con un’efficienza ed una tempestività lodevoli, raggiungendo con un tempismo perfetto gli obiettivi ad esso affidati dal Piano. Frutto della valutazione, eseguita in meno di 20 settimane, di un enorme numero di progetti presentati da più di 4mila tra enti locali e soggetti gestori di beni e luoghi pubblici della cultura, pubblici e privati.

Ci sono diversi modi di analizzare i risultati di questo lavoro svolto sin qui con grande passione ed impegno da tutte le parti del nostro Paese, a noi piace pensarlo come un invito collettivo a (ri)scoprire la straordinaria varietà del suo patrimonio più importante e identitario. Facendolo, come si conviene al tempo e alla stagione che stiamo vivendo, su due ruote, compiendo un duplice Giro d’Italia, da Sud a Nord e ritorno, seguendo un percorso immaginario tracciato spulciando a caso tra le liste dei 290 borghi ammessi a finanziamento nella Linea B e dei 134 parchi e giardini storici finanziati dagli omonimi bandi del PNRR.

Il primo elenco ci regala un percorso virtuale lungo le vie secondarie e meno battute dell’inestimabile e spesso sconosciuto patrimonio nazionale della cultura, fatto di luoghi “minori” ma ricchi di interesse e valore inestimabili. Sulla cui emersione e fruizione ha puntato, secondo noi opportunamente, il Piano – che assegnava fino ad 1 milione e mezzo di euro ai piccoli comuni per realizzare progetti di rinascita ed attrazione basati sul binomio cultura e turismo – rendendo tangibile l’importanza che i borghi, le campagne e i piccoli scrigni di bellezza, di cui sono costellati gli itinerari non metropolitani, rappresentano non solo per la cultura e l’economia del nostro Paese, ma anche per il tessuto sociale e lo stile di vita che ci contraddistinguono a livello mondiale.

E’ possibile così, partendo da Ustica spostarsi a Riace in Calabria, e poi, nella vicina Basilicata, fare tappa a Rapone prima di giungere a Minervino in Puglia e di lì ripartire per fare la scoperta di Civitacampomarano, paese di natali celebri per una regione che si dice non esista e trasferirsi in Campania arrampicandosi tra le case di Morcone o affacciandosi al mare da San Mauro del Cilento. Nel Lazio si può fare tappa a Roccantica per salire poi in quota fino ad Isola del Gran Sasso nella vicina Abruzzo, mentre in Sardegna è l’occasione giusta per scoprire Orgosolo e di lì in Toscana Chiusi della Verna, fare una pausa a Cascia nella verdissima Umbria e poi godere della vista sull’Adriatico tra i merli delle antiche mura della romantica Gradara nelle Marche. In Emilia c’è anche il borgo ferrarese di Loro mentre nel Veneto si può scoprire Arquà Petrarca e di nuovo salire fino a Marebbe e Pellizzano in Trentino e ridiscendere ad Ampezzo in Friuli in un continuo intervallarsi di paesaggi e luoghi di cui stupirsi. Spostandoci in Lombardia spiccano perle da esplorare come Varzi e Sabbioneta, Courmayeur in Valle d’Aosta e Ponzano Monferrato in Piemonte, fino a terminare il nostro giro “d’andata” sul mare, dov’era iniziato, con una riposante sosta finale a Vernazza.

Ed è proprio dalla Liguria che è possibile ripartire in direzione opposta dedicando il giro “di ritorno” ai giardini e parchi storici che rinfrescano e nobilitano tanti luoghi della cultura italiana. Nella lista c’è infatti il parco di Villa Durazzo Pallavicini nel genovese e, poco distante, quello di Villa Rocca a Chiavari, in Piemonte spiccano il parco del Castello Reale di Moncalieri e quello di Palazzo Galvagno nel cuneese e poi i giardini di Villa Carlotta sul Lago di Como e quelli della Villa di Maser a Treviso. Il nostro giro immaginario ci conduce poi, sempre nel nord-est, a scoprire i giardini di Villa De Claricini Dornpacher in provincia di Udine e il Parco di Miramare a Trieste ed a riposarci nel fresco del giardino storico di Palazzo Betta Grillo a Rovereto. Scendendo verso sud possiamo fare una capatina nel parco ducale di Sassuolo, fare tappa nei giardini di Villa Caprile a Pesaro (Capitale Italiana della Cultura nel 2024) e in quelli del Complesso monumentale di Villa del Colle del Cardinale a Perugia per terminare questa parte del nostro tour del verde storico d’Italia nel fresco dei giardini di Villa del Palco a Prato. Tour che nella sua discesa verso sud ci offre la possibilità di ammirare i giardini pensili del Castello di Fumone (nel frusinate) o quelli del Palazzo Ducale di Bovino (nella Capitanata) oppure fermarsi a scoprire perle rare di dimore nobiliari come i giardini di Villa Obletter a Chieti e il parco di Villa Farina a Salerno. Ma in questo percorso tracciato dal PNRR fanno bella mostra di sé anche giardini pubblici come quelli di Villa de Capoa a Campobasso, Villa del Prefetto a Potenza o Villa Ruggiero di Cittanova (in provincia di Reggio Calabria). Né potevano mancare, come degno epilogo di questo “giro verde” della cultura del nostro Paese i giardini storici di eccellenza che adornano dimore e luoghi della cultura di Sicilia, come il Paternò di Catania, l’Orto Botanico di Palermo e il giardino del Castello di Sanluri nel sud della Sardegna.

Forse sarebbe troppo grande da mettere nello zaino, ma una guida che ci accompagni nella consapevolezza della meraviglia che è attorno a noi, forse, è finalmente ora di stamparla. Ed il PNRR ha fatto sin qui la sua parte, ora tocca a noi.

 

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PNRR: BANDI E FONDI PER IL TURISMO E LA CULTURA
Rubrica a cura di Gianfranco De Gregorio

Laureato in Giurisprudenza, è consulente d’impresa e della pubblica amministrazione con 35 anni di esperienza in innovazione, comunicazione e progettazione comunitaria.

 

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