PNRR, il bando del Ministero della Cultura per i borghi storici. Una progettazione strategica

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08 Mar 22 PNRR, il bando del Ministero della Cultura per i borghi storici. Una progettazione strategica

1 miliardo di euro per il rilancio di 250 borghi, attraverso progetti per la rigenerazione urbana, valorizzazione e gestione del grande patrimonio di storia, arte, cultura e tradizioni presenti nei piccoli centri italiani. Il Ministero della Cultura, nell’ambito della Missione 1 – Componente 3 del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) dedicata a Turismo e Cultura 4.0, ha pubblicato un bando per la valorizzazione dell’attrattività dei borghi storici. Un’operazione di grande impatto territoriale e in grado di produrre risultati significativi, unendo competenze e risorse che possano costruire strategie culturali a lungo termine.

Le linee di azione del Bando Borghi

Il bando prevede due linee di azione distinte:

Linea A: dedicata a Progetti pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei Borghi a rischio abbandono e abbandonati. La dotazione finanziaria è di 420 milioni di euro, destinati a 21 borghi individuati da Regioni e Province autonome.

Linea B: dedicata a Progetti locali per la Rigenerazione Culturale e Sociale. La dotazione finanziaria complessiva è di 580 milioni di euro, destinati ad almeno 229 borghi storici selezionati tramite avviso pubblico rivolto ai Comuni.

L’investimento, infine, vede un importo pari a 20 milioni di euro destinati all’intervento “Turismo delle radici” il cui soggetto attuatore è il Ministero degli Affari e della Cooperazione Internazionale.
L’istruttoria si concluderà entro maggio 2022 con l’ammissione a finanziamento delle proposte e l’assegnazione delle risorse ai Comuni.

 

Il Piano Nazionale Borghi, un’opportunità notevole

Certamente il piano si presenta come un’operazione delicata. Le risorse non sono mai state così consistenti, sia in termini quantitativi che in termini di disseminazione di bandi e avvisi disponibili. Sono risorse messe a disposizione dal PNRR proprio per le Amministrazioni di queste realtà territoriali, che sono sì minori ma altrettanto cariche di storia, arte e cultura.

Interviene sull’argomento Gianfranco De Gregorio, consulente d’impresa e della pubblica amministrazione, con 35 anni di esperienza in innovazione, comunicazione e progettazione comunitaria: “L’operazione Borghi non è un semplice finanziamento, si tratta di veri progetti di rivitalizzazione del tessuto socio-economico dei piccoli comuni. Hanno un pensiero strategico a monte e una serie di ricadute a valle che li rendono non solo tecnicamente coerenti ma economicamente sostenibili nel tempo. Questo è l’elemento che differenzia questo approccio da quello tradizionale. Prevede l’investimento di una cifra enorme soprattutto per progetti ed iniziative da completare in soli 5 anni, ossia entro il 31 dicembre 2027. I progetti devono essere finalizzati al recupero e valorizzazione del patrimonio storico, riqualificazione degli spazi pubblici, creazione di piccoli servizi culturali anche a fini turistici. Oltremodo i progetti possono favorire la creazione e promozione di nuovi itinerari e visite guidate. Altra finalità particolarmente significativa è il sostegno concreto alle attività culturali, creative, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali, che fanno l’identità e la ricchezza dei nostri borghi”.

Stiamo gestendo una grande operazione di valenza culturale e sociale – ha dichiarato il Ministro alla Cultura Dario Franceschini -. Si è parlato per molti anni nel nostro Paese di recupero delle aree interne e dei borghi, ma non ci sono stati grandi interventi finalizzati a concretizzare questo obiettivo. Le nuove condizioni tecnologiche consentono di far diventare dei luoghi di lavoro reali delle realtà che fino a pochi anni fa non potevano attrarre né persone, né occupazione.
Il Piano Nazionale Borghi va in questa direzione con risorse molto importanti, pari a 1 miliardo di euro, per vincere la sfida del ripopolamento”.

Per approfondimenti si rimanda al comunicato stampa ufficiale del Ministero della Cultura.

 

Come strutturare i progetti?

Agli Enti pubblici territoriali è richiesto un notevole sforzo progettuale in questo periodo che riguarda sia l’ambito politico, come decisioni, che soprattutto progettuale e organizzativo a cura degli uffici competenti. Maggioli Cultura si presenta come partner per affiancare gli Enti pubblici locali per l’adesione all’avviso del bando, fornendo alcuni strumenti utili:

– l’analisi di fattibilità e valutazione delle condizioni di candidabilità e accesso ai finanziamenti del Piano;

– supporto strategico e tecnico per la partecipazione ai bandi e l’accesso ai relativi finanziamenti;

– gestione, monitoraggio e rendicontazione dei progetti e delle iniziative finanziate.

La scadenza per la partecipazione al bando è il 15 marzo 2022.
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(consulente d’impresa e della pubblica amministrazione) e Gianluca Bellucci (Key National Account Maggioli Cultura) > CLICCA QUI

 



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