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10 Ott 25 Spoleto lancia la Spoleto Card Annuale
I Musei Nazionali di Perugia – Direzione Regionale Musei Nazionali Umbria insieme con i Musei Civici di Spoleto hanno presentano ufficialmente la nuova Spoleto Card Annuale, pensata per un pubblico fidelizzato e in particolare per i residenti. Uno strumento che favorisce la fruizione continuativa e consapevole dei musei e rafforza il rapporto tra cittadini e patrimonio storico e artistico della città, con una visione inclusiva e partecipata anche nella promozione culturale.
La Card è nominativa, ha durata annuale e consente l’accesso a tutti i musei del circuito cittadino: Rocca Albornoz – Museo Nazionale del Ducato, Palazzo Collicola, Casa Romana, Muteco – Museo del Tessuto e del Costume, Ex Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, Museo Archeologico e Teatro Romano, Tempietto sul Clitunno.
Il costo annuale della Spoleto Card è 18 euro intero e 14 euro ridotto (18-25 anni).
Molti i vantaggi riservati ai possessori della Spoleto Card Annuale: una visita guidata gratuita ogni domenica (programma mensile), lo sconto del 10% nei bookshop dei musei (Palazzo Collicola e Rocca Albornoz), la possibilità di prenotare le visite ai camminamenti della Rocca a tariffa ridotta (€ 8 a persona), fino a tre cataloghi omaggio delle passate mostre a Palazzo Collicola, grazie all’iniziativa “Arte Gift” del Comune di Spoleto.
I possessori della Spoleto Card, al momento dell’acquisto, possono lasciare il loro contatto e-mail per rimanere sempre aggiornati sulle attività dei musei.
Per informazioni: www.spoletocard.it
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Le cospicue collezioni offerte nel circuito museale della Spoleto Card consentono di ripercorrere le tappe che, dalle antiche origini fino all’epoca contemporanea, hanno concorso all’affermarsi di una straordinaria unità culturale.
Rocca Albornoz – Museo Nazionale del Ducato di Spoleto
La Rocca Albornoz è un’imponente fortezza che sorge sul Colle Sant’Elia, il punto più alto della città di Spoleto. Notevoli gli ambienti che si affacciano sulla zona di rappresentanza, tra i quali spiccano il Salone d’Onore, l’ambiente più vasto della Rocca destinato ad ospitare cerimonie e banchetti, e la Camera Pinta, che conserva due bellissimi cicli ad affresco di genere profano databili tra XIV e XV secolo. All’interno di quindici ambienti della struttura è inoltre ospitato il Museo Nazionale del Ducato di Spoleto. Le opere ed i materiali esposti testimoniano la vitalità artistica e l’unità culturale del vasto territorio del Ducato di Spoleto, in un periodo storico compreso tra il IV e il XV secolo d.C.


Palazzo Collicola
Uno degli edifici gentilizi più importanti di Spoleto, è oggi sede di una prestigiosa raccolta d’arte articolata su due piani espositivi. L’Appartamento Nobile, situato al primo piano, è un mirabile esempio di residenza gentilizia settecentesca che conserva buona parte dello splendore originario. Ospita una quadreria con dipinti dal XVI al XIX secolo, tra i quali la celebre Spezieria della bottega del Guercino e una Natura Morta attribuita al Maestro di Hartford. L’appartamento ospita, durante l’anno, mostre d’arte contemporanea che creano un’interessante commistione tra antico e contemporaneo. Al secondo piano è ospitata La Galleria d’Arte Moderna Giovanni Carandente, che raccoglie dipinti e sculture dei più importanti artisti italiani ed internazionali del XX secolo. Articolata in 18 sale, vanta opere di Calder, Pepper, Moore, Smith, Pomodoro, Burri, Consagra, Pascali, Accardi, LeWitt, che ne fanno una delle collezioni d’arte contemporanea più importanti sul panorama nazionale.
Casa Romana
Un’iscrizione, recante la dedica di una donna di nome Polla all’imperatore Caligola, ha lasciato ipotizzare che la casa fosse appartenuta a Vespasia Polla, madre di Vespasiano. La domus è datata al I secolo d.C. e i suoi ambienti conservano ancora i bellissimi mosaici pavimentali quasi intatti. Lo schema abitativo è tipico delle case patrizie in voga tra la fine dell’età repubblicana e l’inizio di quella imperiale.
Museo del Tessuto e del Costume
Il Museo del Tessile e del Costume raccoglie manufatti dal XIV al XX secolo. La collezione è organizzata secondo un criterio tematico, a cominciare dalla sala dedicata ai paramenti sacri, dove è possibile ammirare una serie di pianete di varie epoche. Segue la sala del costume, la sala degli accessori e la sala dedicata ai tessuti locali, tra i quali spiccano le antiche “tovaglie perugine”, che vennero riprodotte in pittura da artisti quali Leonardo da Vinci, il Ghirlandaio, Giotto e molti altri.




Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo
La piccola chiesa sorge nell’area dell’antica Vaita Filittèria, il quartiere bizantino della Spoleto medievale. Fu consacrata nel 1174 e divenne una delle chiese parrocchiali della città. La decorazione pittorica è riferibile ad un arco temporale compreso tra il XII e il XVI secolo. Particolarmente degno di nota è un affresco ubicato nel muro sinistro che rappresenta il Martirio di Thomas Becket da Canterbury, databile al primo quarto del XIII secolo. Esso è uno dei più antichi esempi raffiguranti la scena dell’assassinio del vescovo inglese e si riferisce alla controversia tra quest’ultimo e il Cancelliere del regno d’Inghilterra Enrico II.
Tempietto sul Clitunno
Situato a circa 15 km da Spoleto, è uno dei sette monumenti inseriti nel sito seriale “Longobardi in Italia: i luoghi del potere”, inscritto alla Lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO nel giugno 2011. È un piccolo sacello in forma di tempio corinzio realizzato presumibilmente nel VII secolo in parte con materiale di reimpiego, caratteristica che, insieme alle pregevoli decorazioni scultoree, lo accomuna alla basilica di San Salvatore. All’interno si conservano dipinti murali di notevole qualità.
Museo Archeologico Nazionale
Il museo ha sede negli ambienti dell’ex monastero di Sant’Agata, edificato alla fine del XIV secolo nell’area del teatro romano di Spoleto. La ricca collezione, costituita da reperti provenienti dal centro urbano e dal territorio circostante, documenta le fasi più antiche della città di Spoleto, dalle origini risalenti all’Età del Bronzo Finale a tutta l’epoca romana. Numerosi sono i materiali provenienti dalla Valnerina, che attestano gli stretti rapporti culturali da sempre intercorsi con la città. Il percorso di visita è stato recentemente arricchito grazie all’esposizione di straordinari corredi funebri Umbri risalenti al VII secolo a.C. provenienti da una vasta necropoli scavata alle porte della città.