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12 Apr 25 “Unbound Architecture”: al CIAC di Foligno un secolo di architettura tra libri, stampe e documenti
Al CIAC di Foligno l’arte si misura con lo spazio e l’architettura si confronta con la forma artistica attraverso un approccio intertestuale e generativo, che crea relazioni e rimandi tra libri, stampe e documenti. È in corso la mostra “Unbound Architecture / Scomposizioni dell’architettura, pagine, progetti, strutture, utopie”, a cura di a+mbookstore. L’esposizione è visitabile fino al 4 maggio 2025.
Dieci sezioni tematiche mostrano progetti, disegni, poster, stampati, libri rari di architettura e arte in un arco temporale di un secolo, a partire dal foglio-manifesto dell’architettura Futurista (1914) e da un prezioso libro di visioni architettoniche di Virgilio Marchi, edito proprio nella città di Foligno (1924).
Tra gli artisti/e, architetti/e, designer si enumera a titolo esemplificativo: Grazia Varisco, Adolf Loos, Raoul Hausmann, Ico Parisi, Martin Beck, Sol Lewitt, Donald Judd, Dan Graham, Peter Eisenman, Vito Acconci, Isidore Isou, Christo, Joseph Beuys, Yves Klein, Stephen Willats, Aldo Rossi, Ann & Patrick Poirier, Antoni Muntadas, Lucio Fontana, Nanda Vigo, Achille Perilli, Superstudio, Edoardo Paolozzi, Yona Friedman, Otto Piene, Piero Manzoni, Mario Merz…
La mostra è promossa e sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno che prosegue nel suo costante e deciso impegno nella promozione della conoscenza dell’arte nelle sue più diverse espressioni. Un progetto di mostra condiviso dalla Direzione artistica del prof. Italo Tomassoni. L’organizzazione è realizzata in collaborazione con Maggioli Cultura e Turismo.
Per informazioni sulla mostra: www.ciacfoligno.it
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Il percorso espositivo: progetti, disegni, poster, stampati, libri rari di architettura e arte
L’ordinamento della mostra al CIAC disegna diverse traiettorie culturali e movimenti artistici: Architettura dinamica (avanguardie), Architettura infinita (lo spazio continuo), Architettura elementare (il progetto primario), Architettura razionale-irrazionale (costruzione/decostruzione), Architettura dell’Immagine (Pop), Architettura interplanetaria (Super-architettura), Architettura concettuale (arte strutturale), Architettura del corpo (performance), Mega-architettura (lo spazio della città), Hardcore Architecture (lo spazio della crisi).
“L’immaginazione avveniristica della città del futuro, una metropoli moderna che prospetta una seconda natura artificiale, meccanica, intimamente innaturale. La casa e la città futuriste profetizzate sono pratiche, effimere, veloci, integrate in una dimensione di sintesi delle arti. La Città Nuova è concepita per opifici, stazioni, casamenti dinamici”.
ARCHITETTURA DINAMICA


“Le azioni presentate dalla mostra “Unbound Architecture” – spiega il curatore – sono quelle di squadernare, scompaginare, destrutturare e scomporre l’architettura in tanti brani e microstorie che risuonano con il campo artistico e poetico-letterario. Il risultato si potrebbe definire una mostra di Superarchitettura e Arte elementare costruttiva, una forma di coabitazione armonica ma conflittuale tra due discipline in perenne tensione reciproca. Un clima culturale di attrazione “indisciplinata”, dove l’architettura cerca il linguaggio artistico per astrarsi e l’arte conquista le spazialità elementari per edificarsi e concretizzarsi”.
I diversi formati di pubblicazione esposti preparano il terreno per una bibliografia inedita e sperimentale: dal leggero manifesto-giornale al fascicolo, al pamphlet, al poster, alla tavola disegnata, al libro d’artista, sino ai modelli volumetrici e scientifici del libro catalogo, della pubblicazione di ricerca o del saggio teoretico.
Una mostra di spazi, di libri rari, stampati e immagini: in Unbound Architecture, dunque, l’architettura non è più un monologo degli edifici costruiti e l’arte non diventa una teoria di opere presentate; al contrario, entrambe si esprimono con voci infinite e simultanee che concorrono a un discorso di visioni, prospezioni, teorie e applicazioni di futuro. Volumi, astrazioni e scritti che riguardano modelli costruttivi, abitacoli, megastrutture, piastre suburbane, piattaforme abitanti, rivoluzioni domestiche, capsule spazio-temporali, ripari nomadi, chiatte e vele.



